(Adnkronos) – Si cerca l’intesa sull’ordine del giorno condiviso sul ddl Roccella recante disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica. Nell’aula del Senatola discussione è iniziata con l’illustrazione del testo da arte della relatrice Susanna Campione di Fdi. “Il disegno di legge, che rappresenta una prima risposta alla drammatica escalation di femminicidi alla quale stiamo assistendo”, ha affermato la senatrice. Dopo il via libera di ieri in commissione giustizia al testo di rafforzamento delle misure a tutela delle donne, resta il nodo del riferimento alle attività da prevedere nelle scuole, dove le distanze tra partiti di maggioranza e opposizione sono maggiori. 

Relativamente all’ordine del giorno della maggioranza il testo a prima firma Malan, ha visto il via libera di Azione e Italia Viva, mentre il M5S ha scelto di astenersi, così come ha fatto il Pd e pure il gruppo Misto. Nel testo di maggioranza si impegna il governo “a valutare l’opportunità di inserire nei programmi scolastici, con il pieno coinvolgimento dei genitori, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, l’educazione al rispetto, anche attraverso una formazione emotivo sentimentale, che renda gli individui più consapevoli delle proprie emozioni e delle proprie azioni al fine di creare le condizioni per rapporti umani sentimentali e familiari più sani ed equilibrati”. 

 

Nel frattempo la segretaria del Pd Elly Schlein ha chiamato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito alla possibilità di trovare un terreno comune per far fare un passo avanti al Paese sulla prevenzione della violenza di genere. Con la premier “ci siamo sentiti in queste ore. Apprezzo il segnale della maggioranza al Senato, dando parere favorevole su un Odg che chiede di mettere risorse in quella legge sulla formazione delle operatrici, come l’approvazione dell’Odg in cui chiediamo di calendarizzare in tempi rapidi alla proposta di legge sulla prevenzione”, ha detto Schlein aprendo la Direzione del Pd e annunciando che domani al Nazareno si svolgerà un'”assemblea di ascolto dei centi anti violenza in occasione del 25 novembre”. 

Nei giorni scorsi, le due leader politiche avevano aderito all’appello dell’attrice e regista Paola Cortellesi, che forte del successo del suo ‘C’è ancora domani’, aveva chiesto di “unire le forze” e spingere “per un progetto, un accordo su temi che le riguardano entrambe, come la prevenzione dei femminicidi, a partire dalla scuola”.  

 

“E’ una bella pagina scritta insieme, in uno spirito di condivisione e leale collaborazione, a iniziare dai ministri che hanno firmato con me il ddl. Questa legge introduce misure che possono fare differenza tra la vita e la morte. Sui femminicidi c’è una vera condivisione”, ha detto il ministro per le pari opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella, intervenendo in Aula in Senato. “Dobbiamo -aggiunge- proseguire con questo metodo, abbiamo tenuto conto di chi sul tema aveva maturato esperienza, dall’esperienza della scorsa commissione sul femminicidio”. “Oggi con i ministri interessato abbiamo presentato i progetti presentati per la scuola, per l’informazione nelle scuole”, ha ricordato Roccella. “Quello di oggi -assicura- è un primo passo, importante, ringrazio ancora tutti”.  

Successivamente, nel corso della conferenza stampa per la presentazione del progetto ‘Educare alle relazioni’ con il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, Rocella ha spiegato che “è necessario un cambiamento nella cultura delle relazioni e nella cultura del rispetto e del rapporto uomo-donna. Il ddl è fondamentale ma non risolve tutto. C’è bisogno di un cambiamento culturale molto impegnativo”. “Il protocollo che stiamo firmando ha obiettivi molto specifici- ha spiegato- Vogliamo accrescere tra i giovani e tra le ragazze gli strumenti a disposizione delle donne per riconoscere e combattere i segni della violenza. Comportamenti non solo aggressivi ma che producono quella discriminazione che conosciamo. Tutte noi sappiamo che il patriarcato esiste e ci sono nuove forme di patriarcato che dobbiamo saper riconoscere. E tutto questo dobbiamo farlo coinvolgendo gli uomini. Oggi i protagonisti del cambiamento devono essere gli uomini, a partire dalla volontà di modificare la cultura patriarcale. Tutto nasce dall’incapacita maschile di riconoscere e rispettare la libertà delle donne”.