(Adnkronos) – A luglio torna la possibilità di aderire al Plastic Free July, l’iniziativa che ha impedito la produzione di circa 300 milioni di chili di plastica ogni anno dal 2011 ad oggi. 

Plastic Free July è stato lanciato per la prima volta in Australia nel 2011 dall’associazione senza scopo di lucro Plastic Free Foundation. L’obbiettivo, come si evince dal nome, è quello di sensibilizzare consumatori, imprese e istituzioni sul problema dell’inquinamento da plastica. 

Da allora, l’iniziativa si è diffusa a livello globale, coinvolgendo persone, organizzazioni, aziende e governi in tutto il mondo. 

Ogni anno, durante il mese di luglio, migliaia di persone partecipano al Plastic Free July, prendendosi l’impegno di ridurre l’uso della plastica monouso e adottare abitudini più eco-friendly. Attraverso questa specie di challenge dalla durata di un mese, gli organizzatori puntano a sviluppare la consapevolezza sul tema e incoraggiare cambiamenti duraturi sull’utilizzo della plastica, soprattutto quella monouso. 

È possibile partecipare all’edizione 2023 di Plastic Free July iscrivendosi al sito ufficiale, utile anche per accedere a tool, risorse, suggerimenti pratici e riferimenti per misurare i propri progressi. La parte della misurazione è fondamentale per alimentare la parte sfidante del progetto. Tenendo sotto controllo i risultati propri e quelli degli altri, nei partecipanti si genera un sano senso di competizione. 

L’adesione a Plastic Free July consente inoltre di entrare in una rete di persone ed enti che condividono la lotta all’abuso di plastica. 

Dal 2011 ad oggi l’iniziativa ha potuto contare su un crescente successo, passando da piccolo progetto territoriale a movimento globale. I dati del Free Foundation Impact Report 2022 sono molto incoraggianti: nel 2022 circa 140 milioni di persone in 195 Paesi hanno aderito al Plastic Free July. Solo lo scorso anno solare gli eventi organizzati in tutto il mondo sono stati circa 165 eventi.  

“Abbiamo visto una partecipazione sempre crescente da parte di scuole, consigli comunali, aziende, organizzazioni partner e agenzie governative. Questa tendenza globale è forte: l’87% delle persone sostiene politiche e azioni per ridurre i rifiuti di plastica. La Plastic Free Foundation – sottolinea nel report il presidente Geoff Donohue – ha svolto un ruolo fondamentale nel sostenere questa voce pubblica influenzando positivamente lo sviluppo delle politiche globali attraverso la ricerca, il coinvolgimento, il cambiamento di comportamento e gli sforzi per promuovere l’iniziativa”. 

Ecco alcuni highlights del Free Foundation Impact Report: 

– l’88% dei partecipanti ha apportato almeno un cambiamento duraturo nell’uso della plastica;  

– i partecipanti hanno ridotto i loro rifiuti e il riciclaggio (negli ultimi anni) di 18 kg per persona all’anno (4,1% in meno di rifiuti); 

– a livello globale, nel 2022, i partecipanti hanno ridotto nei loro nuclei familiari: i rifiuti non recuperabili (rifiuti in discarica) di 1,7 milioni di tonnellate; i rifiuti riciclabili di 0,9 milioni di tonnellate; il consumo di plastica di 0,3 milioni di tonnellate; 

– i partecipanti sono in anticipo rispetto alla tendenza globale, essendo il 21% più propensi ad adottare comportamenti per evitare i rifiuti di plastica; 

– sono stati registrati 1.900 articoli dai media a livello globale, con una copertura potenziale di 2,3 miliardi di persone a livello globale. 

Le prospettive future del movimento si muovono su tre filoni, che lo stesso report 2022 mette al centro: 

– l’azione degli individui per evitare i rifiuti di plastica; 

– l’impegno delle aziende per ridurre, riutilizzare e riciclare gli imballaggi di plastica; 

– l’azione dei governi per vietare le plastiche monouso. 

Nel testo si sottolinea che oltre l’85% dei consumatori è d’accordo con questi interventi che vanno in una triplice direzione. 

La strategia dell’organizzazione mira a raggiungere entro il 2030 obiettivi sempre più ambiziosi e misurabili in questi campi. 

Nel 2022 la Plastic Free Foundation ha ricevuto un importante riconoscimento anche dalla United Nations Sustainable Development. L’ente è stato infatti selezionato come uno dei due finalisti per il premio “Mobilize” tra oltre 3.000 candidature provenienti da 150 paesi, tra le iniziative che mobilitano, ispirano e collegano le persone per promuovere azioni verso un futuro più sostenibile. 

Dai successi del recente passato all’imminente futuro: “Questo riconoscimento globale dimostra il potere collettivo dell’azione individuale e la differenza che tutti possiamo fare per un mondo a basso impatto ambientale e sostenibile. I prossimi due anni sono fondamentali per invertire la tendenza all’inquinamento da plastica: la nostra comunità, le aziende e i governi devono tutti contribuire a creare un futuro sano per i nostri bambini e per il pianeta”, ha dichiarato Rebecca Prince-Ruiz, fondatrice ed executive director della fondazione.