(Adnkronos) –
Nuovi attacchi della Russia sull’Ucraina oggi 25 dicembre. E’ di un morto e due feriti il bilancio del raid contro Odessa. Lo ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa Oleg Kiper, secondo cui la scorsa notte “il nemico ha nuovamente colpito il porto e le infrastrutture industriali della regione di Odessa. Una persona è stata uccisa, altre due sono rimaste ferite”. 

Le Forze armate ucraine hanno annunciato di aver abbattuto 106 droni su 131 lanciati dai russi per colpire le infrastrutture energetiche in almeno quattro province. Lo ha reso noto l’Aeronautica di Kiev, precisando che 22 droni hanno raggiunto l’obiettivo, mentre la società elettrica Ukrenergo ha segnalato su Facebook che sono senza luce gli abitanti di Chernihiv, Sumy, Kharkv e Dnipropetrov. 

Intanto la Russia ha rivendicato oggi la conquista di un’altra località nel Donetsk, nell’Ucraina orientale, mentre continua l’avanzata. In un messaggio su Telegram, il ministero della Difesa russo ha riferito: “Unità del gruppo delle forze del sud hanno liberato la località di Sviato-Pokrovskoe, nella Repubblica popolare del Donetsk, come esito di azioni decisive”. 

 

Le autorità russe hanno dal canto loro denunciato la morte di tre persone in un presunto attacco ucraino contro un “convoglio umanitario” nella regione del Daghestan. Kiev non ha ancora commentato la notizia. 

Il governatore del Daghestan, Sergei Melikov, ha precisato su Telegram che tra i morti figura il numero due del distretto di Shamilski. Melikov ha aggiunto che uno dei camion si era fermato per un guasto, salvando alcune persone, e ha sottolineato che “in ogni azione militare ci sono regole che un nemico degno deve rispettare, tra cui non attaccare convogli umanitari, medici o giornalisti”. Ha poi accusato i nazionalisti ucraini di agire senza “onore, coscienza né alcun rispetto per il sacro”. 

 

Droni ucraini hanno colpito la scorsa notte il porto della città di Temryuk, nella regione meridionale russa di Krasnodar, provocando un incendio delle cisterne di petrolio. Lo hanno reso noto le autorità della città sul mare di Azov, secondo cui l’incendio interessa un’area di duemila metri quadrati e decine di vigili del fuoco e uomini della protezione civile sono al lavoro per domare le fiamme. La città era stata colpita da un attacco simile già lo scorso 5 dicembre.