(Adnkronos) – L’Ucraina “si rifiuta praticamente di porre fine al conflitto con mezzi pacifici”. All’indomani della decisione dell’Ue sul finanziamento a Kiev, e mentre i colloqui con gli Usa restano in stallo, il presidente russo Vladimir Putin lancia l’accusa rispondendo alle domande dei giornalisti nella conferenza di fine anno a Mosca. Il leader del Cremlino ha tuttavia aggiunto che ci sono “alcuni segnali… che indicano la loro disponibilità a intraprendere un qualche tipo di dialogo”.
Putin ha quindi ribadito che Mosca è disposta a “porre fine a questo conflitto con mezzi pacifici” ma solo “sulla base dei principi che ho delineato lo scorso anno”, che prevedono “l’affrontare le cause profonde che hanno portato a questo conflitto”.
“La palla è, completamente, nel campo” del “capo del regime di Kiev” e “dei loro sponsor europei”, ha poi aggiunto, sostenendo che la Russia abbia accettato “compromessi” che le sono stati chiesti durante i colloqui di agosto ad Anchorage con Trump e ha spiegando che “affermare che respingiamo qualsiasi cosa” è “inappropriato e inadeguato”.
Il leader russo ha affermato che “all’incontro con il presidente Trump ad Anchorage abbiamo coordinato le nostre posizioni e quasi concordato con le proposte” del tycoon e per questo, stando a Putin, “affermare che respingiamo qualsiasi cosa è assolutamente sbagliato e infondato”.
“Ai primi colloqui di Mosca ci sono state fatte proposte e ci è stato chiesto di accettare alcuni compromessi – ha sostenuto Putin -. Quando sono arrivato ad Anchorage, ho detto che non sarebbero state decisioni facili, ma abbiamo accettato i compromessi proposti”. Nella sua risposta il leader russo ha ribadito che “siamo pronti per i negoziati e per porre fine al conflitto con mezzi pacifici”.
Mosca, ha poi continuato lo ‘zar’ rispondendo alle domande dei giornalisti, vuole vivere in pace e senza conflitti nel 2026, e sta lavorando in questa direzione attraverso il dialogo. “Anche noi vorremo che davvero il prossimo si vivesse in condizioni di pace e senza alcun conflitto militare. Lo ripeto ancora una volta: vogliamo risolvere tutte le questioni controverse attraverso i negoziati”, ha affermato il capo del Cremlino. Secondo Putin, per arrivare a una pace duratura è necessario “eliminare le cause profonde del conflitto”, così da evitare che situazioni analoghe si ripetano in futuro e garantire “una pace di lungo periodo, solida e sostenibile”.
“Non ci consideriamo – ha detto ancora rispondendo a una domanda di Keir Simmons di Nbc News che rilevava l’approccio di Kiev e chiedeva al presidente russo se si sentisse responsabile per le morti di ucraini e russi qualora non si arrivi a un accordo – responsabili della perdita di vite umane perché non abbiamo iniziato noi questa guerra”.
Putin ha quindi definito “un’assurdità” le affermazioni secondo cui la Russia starebbe preparando un attacco contro l’Europa, accusando i leader occidentali di aver creato “con le proprie mani” la situazione in Ucraina e di contribuire a peggiorare il conflitto.
“Continuano a parlare del fatto che si stanno preparando a una guerra con la Russia. Dire che la Russia attaccherà l’Europa è un’assurdità”, ha dichiarato lo ‘zar’, sostenendo che tali affermazioni rispondono a “motivazioni di politica interna” e servono a “creare l’immagine di un nemico” per coprire errori commessi “in modo sistematico” in campo economico e sociale.
Il governo di Kiev, ha poi denunciato il presidente russo, “ha iniziato la guerra nell’est dell’Ucraina” nel 2022, e avrebbe dovuto lasciare “la popolazione libera di scegliere il proprio stile di vita in quella parte del Paese”. “Allora non hanno voluto lasciarli fare”, ha continuato.
Quindi l’attacco a Volodymyr Zelensky, definito “un attore, e anche molto talentuoso”, a proposito del video girato dal presidente ucraino a Kupiansk, città di cui i russi rivendicano il controllo. Per il leader del Cremlino, il video è stato girato “a circa un chilometro dalla città”. “Beh, se la città è sotto il loro controllo, perché non entrano in città?”, ha ironizzato (VIDEO).
Il leader del Cremlino ha poi elogiato “gli sforzi seri” di Donald Trump per “concludere questo conflitto”. Il presidente degli Stati Uniti, ha detto, è “onesto” nel suo impegno.
Secondo Putin intanto “le nostre truppe stanno avanzando lungo tutta la linea di contatto” e “il nemico retrocede in tutte le direzioni”, ha rivendicato lo ‘zar’ spiegando che la Russia otterrà ulteriori “successi” entro la fine dell’anno.
Il leader del Cremlino si è detto “fiducioso che entro la fine dell’anno saremo testimoni di nuovi successi delle nostre forze armate”. Questo dopo che il presidente russo aveva dichiarato che il suo Paese intendeva “spostarsi verso ovest”, dopo aver compiuto ulteriori progressi in Ucraina, confermati dagli ultimi rapporti dei suoi militari secondo cui si erano già verificati spostamenti verso ovest di circa 1,5 km e che le forze russe stavano continuando ad avanzare sul campo di battaglia.
Putin ha poi affermato che il ministero della Difesa è sommerso da richieste di arruolamento, tanto da aver dovuto “creare un concorso” per accedere ad alcuni reparti. “L’anno scorso oltre 400 mila persone si sono arruolate nell’esercito”, ha reso noto il leader del Cremlino.
Secondo Putin sarebbe la nuova componente militare dedicata all’uso dei droni ad attirare il maggior numero di candidati. “Il numero di persone che vogliono servire nel nuovo tipo di forze armate è tale che il ministero della Difesa deve organizzare una selezione”, ha detto, aggiungendo che tra i volontari ci sono anche giovani e studenti universitari che chiedono congedi accademici per diventare operatori di droni. La Russia ha istituito a giugno una nuova forza armata autonoma, le Forze dei Sistemi Senza Pilota, specializzata nella guerra con droni.
Quindi il passaggio sull’Ue, con Putin che ha definito una “rapina” l’ipotesi avanzata dall’Unione europea di utilizzare i beni russi congelati per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina, avvertendo che una simile decisione avrebbe conseguenze “gravi” per i Paesi coinvolti.
Rispondendo a una domanda sulla questione durante la sua conferenza di fine anno, Putin ha affermato che i leader europei non hanno ancora raggiunto un accordo proprio per il timore che “le conseguenze possano essere davvero gravi per i rapinatori”. Secondo il capo del Cremlino, l’eventuale utilizzo degli asset minerebbe la fiducia nell’eurozona e creerebbe un precedente pericoloso, suscettibile di essere applicato in futuro contro altri Stati o gruppi. “Qualunque cosa rubino, prima o poi dovranno restituirla – ha dichiarato Putin, assicurando che la Russia ricorrerà alle vie legali per difendere i propri interessi -. Faremo tutto il possibile per individuare una giurisdizione indipendente dal contesto politico”.
Nella lunga conferenza stampa, Putin ha poi accusato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, di non tenere conto della posizione degli Stati Uniti sulla Russia e di alimentare una linea conflittuale all’interno dell’Alleanza. Rispondendo alle domande dei giornalisti, il numero uno del Cremlino ha sottolineato che nella nuova Strategia di sicurezza nazionale americana la Russia “non viene indicata come nemico né come obiettivo”. “E il segretario generale della Nato invece si prepara alla guerra con noi. Ma cos’è questo, sai almeno leggere?”, ha affermato il leader russo.
Putin ha quindi criticato il ruolo della leadership Nato nel promuovere una postura ostile verso Mosca: “Come fate a orientare e a puntare la Nato verso una guerra con la Russia, se il principale Paese dell’Alleanza non ci considera un avversario o un nemico?”.
