(Adnkronos) – “Personalmente lo ritengo un azzardo, un’imprudenza. E bene ha fatto il governo italiano a mettere i puntini sulle I. Perché siamo in un libero mercato e non siamo in guerra contro la Russia. Allora, o stanotte qualcuno a Bruxelles, a Parigi, a Berlino ha dichiarato guerra alla Russia, oppure a me sembra che a Bruxelles qualcuno stia scherzando col fuoco”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, arrivando al circolo bocciofilo della Martesana, a Milano, dove era atteso per un’iniziativa del Carroccio, rispondendo a chi gli chiedeva cosa ne pensasse della proposta di congelare gli asset russi in Europa. Ieri l’Unione europea ha detto sì al congelamento indeterminato degli asset. 

“Noi – ha ribadito Salvini – non siamo in guerra contro la Russia; confiscare beni, soldi, negozi ha come controindicazione che i russi faranno altrettanto. Ricordo che noi abbiamo 314 aziende italiane in Russia che fanno fatturato, che danno lavoro. A me sembra che a Bruxelles qualcuno stia scherzando col fuoco”.  

Il discorso, ha chiarito poi il leader della Lega, vale anche per il rinnovo del pacchetto di aiuti all’Ucraina. “Noi – ha puntualizzato – chiediamo una discontinuità rispetto agli anni passati, perché nel frattempo sono arrivate due novità: un tavolo di trattative aperto grazie a Trump, magari boicottato da qualcuno in Europa, e una corruzione dilagante in Ucraina. Quindi è chiaro che noi continuiamo a sostenere un popolo in guerra, però chiediamo prudenza, accortezza, responsabilità. E sono convinto che saremo ascoltati”.  

“Qualcuno dice che Salvini prende ordini da Putin; beh non penso che Putin abbia il mio numero di telefonino e io la sera chiamo mia figlia, non il Cremlino – ha detto il vicepremier – In ogni caso non occorre essere filo putiniani per dire che se in 4 anni sanzioni e armi non hanno interrotto la guerra, forse c’è da cambiare qualcosa o tra 3/4 anni saremo ancora qua”.  

“Quando c’è una potenza che ha 6mila testate nucleari, il dialogo di cui parla sempre Papa Leone è la via maestra. Lasciamo dunque che Trump, Zelensky e Putin trovino un accordo senza disturbare questo percorso”, ha affermato ancora Salvini. 

“L’Europa – ha dichiarato – sembra stia boicottando il processo di pace, forse perché Macron, Starmer e altri leader sono in difficoltà in casa loro e devono portare all’esterno i problemi francesi e inglesi. Ma noi non siamo in guerra contro la Russia e non voglio che i miei figli entrino in guerra contro la Russia”.  

Ciò che serve, per il vicepremier, è la prudenza: “C’è un tavolo faticosamente aperto grazie agli americani, dove ucraini e russi, dopo 4 anni di sangue, sono tornati a parlarsi. E allora prudenza prima di parlare di armi, di missili, di confische di un patrimonio, perché noi abbiamo più di 300 aziende in Russia e se tu confischi i beni russi, loro confiscano i beni degli italiani in Russia”.  

“Il governo italiano fa bene a tenere una linea di prudenza. E spero che nel 2026 non ci sia più bisogno di armi. Noi siamo parte fondante del governo, abbiamo sempre difeso e sostenuto in tutte le maniere il popolo ucraino. E con un tavolo di confronto aperto – ha concluso – serve prudenza”.