(Adnkronos) –  Esplosioni nella notte a Kiev e in altre città dell’Ucraina. Sei morti, tra cui due bambini, e 17 feriti: è il bilancio denunciato dal leader ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Gli abitanti della capitale hanno riferito di aver udito esplosioni poco dopo l’una e poi un’altra serie di esplosioni, riferisce The Kyiv Independent, precisando che l’Aeronautica militare aveva avvisato la popolazione di attacchi con missili balistici. Esplosioni sono state segnalate anche a Dnipro, Zaporizhzhia e Izmail.  

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, dopo aver segnalato che la difesa aerea era in azione, ha riferito di almeno un incendio, della presenza di diversi veicoli in fiamme e di danni in vari palazzi. Secondo il capo dell’amministrazione militare, incendio Tymur Tkachenko, un incendio è divampato in un grattacielo nel distretto di Dniprovskyi a causa di un attacco con un drone. I soccorritori sono intervenuti anche nel distretto di Darnytskyi, dove sarebbe in fiamme un edificio non residenziale. 

Blackout di emergenza sono stati introdotti nella maggior parte delle regioni dell’Ucraina in seguito all’attacco con droni e missili su larga scala da parte della Russia diretto contro le infrastrutture dell’energia. Secondo quanto ha reso noto Ukrenergo sono iniziati i lavori per la riparazione dei danni arrecati al sistema ma proseguiranno solo se la situazione della sicurezza lo consentirà. Il ripristino delle forniture di energia elettrica avverrà solo una volta che il sistema si sarà stabilizzato. 

 

 

Da Zaporizhzhia il governatore Ivan Fedorov ha segnalato che un palazzo è stato danneggiato nella notte e un bilancio che parla di almeno 15 civili feriti. Notizie di attacchi e blackout arrivano anche da Izmail, nella regione di Odessa. 

“Un’altra notte che dimostra che la Russia non sente abbastanza pressione per interrompere la guerra”, ha scritto Zelensky in un post su Instagram in cui mostra con un video le immagini dei raid. Ore in cui “le nostre città sono state sotto il fuoco” con “le infrastrutture energetiche” nel mirino, al pari di semplici palazzi. “Sono stati colpiti anche edifici residenziali”, scrive ancora il presidente ucraino. “Sotto attacco le regioni di Kiev, Odessa, Chernihiv, Dnipro, Kirovohrad, Poltava, Vinnytsia, Zaporizhzhia, Cherkasy e Sumy”, prosegue, ripetendo che “chiunque aiuti l’Ucraina con sistemi di difesa aerea e missili” sta “salvando vite”. “E chiunque aiuterà l’Ucraina con capacità a lungo raggio contribuirà ad avvicinare la fine della guerra”, innescata dall’invasione russa su vasta scala avviata nel febbraio del 2022. 

“Le parole russe sulla diplomazia non significano nulla fin quando la leader russa non avvertirà problemi seri. E questo può avvenire solo con le sanzioni, capacità a lungo raggio e diplomazia coordinata tra tutti i nostri partner”, insiste Zelensky, atteso oggi in Svezia. “E’ tempo che l’Ue adotti un pacchetto di sanzioni più dure. Contiamo anche su sanzioni dure da parte di Usa e G7, di tutti coloro che vogliono la pace – conclude – E’ molto importante che ora il mondo non resti in silenzio e che ci sia una risposta unita ai vili attacchi della Russia”. 

Oggi è atteso in Svezia un incontro tra Zelensky e il premier Ulf Kristersson. Sarà l’occasione per un annuncio su “esportazioni” nel settore della difesa, hanno reso noto da Stoccolma. Zelensky e il premier Ulf Kristersson dovrebbero incontrarsi a Linköping, sede del gruppo Saab che produce i caccia Gripen, sistemi d’arma e sottomarini. “Dopo il loro incontro Kristersson e Zelensky terranno una conferenza stampa congiunta per un annuncio sul tema delle esportazioni nel settore della difesa”, ha fatto sapere il governo di Stoccolma.”Un’Ucraina forte e capace è una priorità cruciale per la Svezia e continueremo a garantire che l’Ucraina possa contrastare l’aggressione della Russia”, ha scritto Kristersson su X. 

Droni ucraini hanno colpito due obiettivi strategici in Russia, l’impresa meccanica di Saransk, in Mordovia, che fa capo al conglomerato della difesa Rostec, e un complesso petrolifero DagNefteProdukt a Makhchkala nel Daghestan, secondo le testimonianze sui social e parziali conferme dei governatori delle due regioni. Nell’impianto di Saransk – spiegano fonti dei servizi ucraini, vengono prodotte munizioni, detonatori e altre componenti per l’industria della difesa e che non è stata fino a ora sanzionata. Saransk si trova a 700 chilometri dal confine con l’Ucraina. Il complesso petrolifero a 860. 

Nel frattempo l’annunciato faccia a faccia “entro due settimane” tra Donald Trump e Vladimir Putin a Budapest non si svolgerà a breve. E anche quello tra Marco Rubio e Sergei Lavrov è stato messo in stand by. Dopo l’apparente rinnovata sintonia tra il leader americano e quello russo, ecco arrivare la nuova frenata: il vertice sulla pace in Ucraina sembra essere ormai slittato a data da destinarsi, con Mosca che nel frattempo ha ridimensionato le aspettative anche sull’incontro tra il segretario di Stato Usa e il ministro degli Esteri russo. 

Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, “è a Washington” e “sono in corso preparativi per il summit della pace”. Sono però le parole del premier ungherese Viktor Orban, secondo un post su X del portavoce Zoltan Kovacs. “La data è ancora incerta, ma quando arriverà il momento lo ospiteremo”, ha aggiunto tra notizie e dichiarazioni che si rincorrono.