(Adnkronos) – In Francia si susseguono le reazioni dei partiti dopo che il presidente Emmanuel Macron ha nominato nuovamente Sébastien Lecornu primo ministro, quattro giorni dopo le sue dimissioni, e lo ha incaricato di costituire un governo.
“Non c’erano molti candidati” alla successione alla carica di premier, ha detto oggi Lecornu, ribadendo di volere un governo “libero” e “non imprigionato dai partiti”. Poi, a una domanda sulla possibile sospensione della riforma delle pensioni per evitare la censura del Partito Socialista al governo, ha risposto: “Tutti i dibattiti sono possibili purché siano realistici”.
Il Partito Socialista francese, i cui voti saranno decisivi per la sopravvivenza del nuovo governo, ha annunciato alle prime ore di oggi che non intende garantire la fiducia al primo ministro in assenza di “una sospensione immediata e completa della riforma delle pensioni”. “Ricordiamo molto chiaramente al Primo Ministro che se nella sua dichiarazione di politica generale non ci sarà la conferma dell’abbandono del 49-3, oltre a misure per proteggere e rafforzare il potere d’acquisto dei francesi e una sospensione immediata e completa della riforma delle pensioni, lo censureremo”, ha dichiarato all’Afp il segretario generale del PS Pierre Jouvet, poche ore dopo la riconferma di Lecornu.
Intanto Les Républicains, al termine della riunione dell’ufficio politico, che riunisce i principali esponenti del partito, hanno deciso di non partecipare al nuovo governo, impegnandosi solo a fornire “un sostegno testo per testo”. “L’ufficio politico conferma il suo sostegno al governo testo per testo”, recita il comunicato in cui si sottolinea che “in questa fase non vi sono la fiducia e le condizioni affinché Les Républicains partecipino al governo”. Nella nota si precisa che la decisione è stata presa “a larga maggioranza”.