(Adnkronos) –
Nuovi raid incrociati con Israele che ha attaccato il reattore ad acqua pesante di Arak, in Iran. Mentre Teheran ha colpito l’ospedale Soroka di Beer Sheva. “I tiranni di Teheran ne pagheranno il prezzo”, ha scritto su ‘X’ il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. 

Per il ministro della Sanità israeliano Uriel Busso l’Iran ha ”superato la linea rossa” colpendo l’ospedale di Soroka. “Il regime dittatoriale di Teheran ha oltrepassato il limite e si sta comportando come una barbara organizzazione terroristica”. 

Il direttore generale dell’ospedale Shlomi Kodesh dichiara alla Bbc che risultano “completamente distrutti” diversi reparti del Soroka Medical Centre di Beer Sheva, nel sud di Israele, colpito nelle scorse ore da un missile iraniano nel mezzo dell’escalation militare tra Israele e Iran. “Ci sono danni ingenti in tutto l’ospedale, negli edifici, nelle strutture in tutto il centro sanitario”, ha detto, ribadendo che i pazienti erano stati trasferiti nei giorni scorsi dal vecchio reparto di chirurgia e che l’edificio era “vuoto quando è stato colpito”. 

Tuttavia altri reparti erano pieni di pazienti. “Abbiamo 40 feriti tra le persone che si trovavano nell’ospedale in quel momento”, ha affermato, precisando che per la maggior parte si tratta di personale sanitario e pazienti che hanno avuto conseguenze “a causa di vetri rotti, soffitti distrutti”. Oltre 200 pazienti verranno trasportati in altri centri in Israele. 

 

Israele ha attaccato il reattore ad acqua pesante di Arak, in Iran. Lo rende noto la televisione di Stato iraniana, aggiungendo che non vi è “alcun pericolo di radiazioni” e che la struttura era già stata evacuata prima dell’attacco. Israele aveva avvertito questa mattina che avrebbe attaccato la struttura e aveva esortato la popolazione ad abbandonare la zona. 

E’ di almeno 639 morti e 1.329 feriti il bilancio delle vittime iraniane di sei giorni di raid aerei lanciati dai caccia israeliani, rende noto l’organizzazione non governativa iraniana Human Rights Activists News Agency (Hrana) sul proprio sito, spiegando che tra i morti si contano anche quattro bambini. Almeno dieci persone sono state uccise negli attacchi di ieri, precisa l’ong, spiegando che secondo il portavoce della Mezzaluna Rossa iraniana gli attacchi israeliani sono stati condotti su 21 province dell’Iran. 

 

I media iraniani hanno invece riferito che è stata lanciata una nuova salva di missili contro Israele, nel settimo giorno di guerra fra i due Paesi. “I missili hanno colpito Tel Aviv”, ha riferito l’agenzia di stampa iraniana Fars, mentre la televisione di Stato trasmetteva immagini in diretta dalla città israeliana (VIDEO). 

A essere colpito da un attacco missilistico iraniano anche l’ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele. “Un attacco ha colpito l’ospedale, causando danni significativi in diverse aree. Stiamo attualmente valutando i danni, incluso il possibile numero di feriti”, si legge in un comunicato dell’ospedale. 

Pochi minuti prima, il ministero degli Esteri israeliano aveva segnalato un “colpo diretto” alla struttura sanitaria che cura molti soldati israeliani feriti nella Striscia di Gaza. L’ospedale ha dichiarato di aver subito danni ingenti dopo essere stato colpito direttamente da un missile iraniano, riporta Haaretz, aggiungendo che è stato chiesto alla popolazione di non recarsi nella struttura sanitaria. 

Secondo il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom almeno 47 persone sono rimaste ferite negli ultimi attacchi missilistici dell’Iran. Tre persone sono in gravi condizioni e due in condizioni moderate, ha affermato un portavoce del Magen David Adom in una nota, aggiungendo che “altre 42 persone hanno riportato ferite lievi a causa dei traumi causati dalle schegge e dall’esplosione e 18 civili sono rimasti feriti mentre cercavano di ripararsi”. 

Gli iraniani hanno colpito, ”con un attacco di precisione”, ha dichiarato su Telegram il portavoce dell’esercito iraniano Iman Tajik, il ”centro di comando e di intelligence” dell’esercito israeliano vicino all’ospedale di Soroka nella città di Beer Sheba, nel sud di Israele. “Ora il mondo ha potuto vedere le capacità di intelligence e la precisione millimetrica dei missili delle forze armate iraniane”, ha affermato Tajik. 

 

”Questa mattina i tiranni terroristi iraniani hanno lanciato missili contro l’ospedale Soroka di Beer Sheva e contro la popolazione civile nel centro del Paese. I tiranni di Teheran ne pagheranno il prezzo”, ha scritto su ‘X’ Netanyahu. 

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ”ordinato di intensificare gli attacchi contro obiettivi militari e strategici in Iran e obiettivi governativi a Teheran”. Con l’obiettivo di ”eliminare le minacce allo stato di Israele e destabilizzare il regime degli Ayatollah”. Lo ha annunciato lo stesso Katz che ha definito ”codardo” la Guida suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, dicendo che sarà “ritenuto responsabile” per i suoi “crimini di guerra”. “Il codardo dittatore iraniano si nasconde nel profondo di un bunker fortificato e lancia deliberatamente attacchi contro ospedali ed edifici residenziali in Israele”, ha affermato Katz. 

**Iran: Katz, ‘un dittatore come Khamenei non può continuare a esistere’** 

”Un dittatore come Khamenei non può continuare a esistere”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, affermando che la Guida suprema dell’Iran dovrà ”rispondere per i crimini di guerra” commessi ai danni di Israele. 

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha accusato Teheran di ”non avere limiti” e di commettere crimini di guerra attaccando i civili, in particolare il centro medico Soroka di Beersheba.c”Il regime iraniano prende deliberatamente di mira i civili, sta commettendo crimini di guerra” e “non ha limiti”, scrive Sa’ar in un post su X condividendo un video che mostra i danni all’ospedale. 

Il viceministro degli Esteri israeliano Sharren Haskel ha definito “deliberato” e “criminale” l’attacco dell’Iran contro l’ospedale. “L’Iran ha appena colpito l’ospedale Soroka di Be’er Sheva con un missile balistico. Non una base militare. Un ospedale. Questo è il principale centro medico dell’intera regione israeliana del Negev. Un’azione deliberata. Criminale. Un obiettivo civile. Il mondo deve far sentire la sua voce”, ha scritto Sharren Haskel su X. 

I principali obiettivi dell’attacco iraniano che stamattina ha colpito l’ospedale di Soroka, a Be’er Sheva, nel sud di Israele, erano il comando e il quartier generale dell’intelligence delle Idf, adiacenti alla struttura sanitaria, riporta l’agenzia iraniana Irna. 

 

Il Consigliere per la politica estera del Cremlino Yuri Ushakov ha confermato il colloquio telefonico, oggi, fra Vladimir Putin e Xi Jinping. Confermata anche la visita del presidente russo in Cina il prossimo due settembre per colloqui bilaterali. Putin e Xi hanno sottolineato, nella conversazione telefonica che hanno avuto questa mattina, “il loro reciproco interesse a rafforzare con maggior decisione la cooperazione su questioni urgenti dell’agenda internazionale, coordinando i loro sforzi con i Brics, l’Sco, l’Onu o in altri forum internazionali”, ha spiegato Ushakov. 

La Russia “mette in guardia” gli Stati Uniti contro un possibile “intervento militare” nel conflitto tra Iran e Israele, avvertendoli sulle “conseguenze negative realmente imprevedibili” della loro partecipazione. In un briefing con i giornalisti, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto: “Ci teniamo a mettere in guardia Washington contro ogni intervento militare in questa situazione, che rappresenterebbe una misura estremamente pericolosa con conseguenze negative veramente imprevedibili”. 

 

“Se gli Stati Uniti scendere in modo attivo in campo a favore” di Israele, “l’Iran dovrà utilizzare i suoi strumenti per dare una lezione agli aggressori e difendere la sua sicurezza nazionale e i suoi interessi nazionali”. Si è espresso così il vice ministro degli Esteri iraniano, Kazem Gharibabadi, in dichiarazioni diffuse dalla tv di Stato al settimo giorno dell’escalation militare tra Israele e Iran. “Ovviamente per i nostri vertici militari ci sono tutte le opzioni necessarie”, ha aggiunto. 

 

Ci saranno ”gravi conseguenze” se la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, verrà colpito. Lo ha annunciato Hezbollah parlando di minacce “vergognose” alla vita di Khamenei e di ”un insulto a centinaia di milioni di credenti musulmani”.