(Adnkronos) – Secondo quanto si apprende, il Cdm ha impugnato la legge della Provincia autonoma di Trento sul terzo mandato. Voto contrario della Lega in Consiglio dei ministri. Il partito di Matteo Salvini si è espresso in dissenso rispetto alla decisione del governo. 

 

A quanto pare il caso Trentino ha quindi diviso la maggioranza. “Nessun problema, questioni locali”,ha tagliato corto Salvini. Durante la riunione è stata esaminata la legge approvata dalla Provincia autonoma di Trento, che permetterebbe al leghista Maurizio Fugatti di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. Il governo ha deciso di impugnare il provvedimento, ma la Lega ha manifestato dissenso rispetto alla decisione dell’esecutivo. Fonti presenti al Cdm precisano che non si è svolto un vero e proprio voto sulla questione, ma i ministri del partito di Matteo Salvini avrebbero comunque ribadito la loro contrarietà.  

Secondo fonti vicine al dossier, l’impugnazione rappresenta uno “strumento tecnico”: dalla riunione – che si sarebbe svolta in un clima definito “tranquillo” – è emerso che “sul terzo mandato si ragiona”. L’obiettivo dell’impugnazione sarebbe dunque quello di fare chiarezza “su un quadro più ampio” dal punto di vista legislativo, in vista di un coinvolgimento di tutte le forze politiche. A ogni modo l’impugnazione, sottolinea all’Adnkronos un’altra fonte governativa, “non è un fatto politico, atteso che il mandato di Fugatti scade nel 2028 e quindi la pronuncia della Corte costituzionale arriverà per tempo”. 

 

“Non commento voci, fonti non ufficiali, i si dice”. Risponde così all’Adnkronos, Maurizio Fugatti, presidente della provincia autonoma di Trento, alla richiesta di un commento alla notizia. 

“Chiaro che se dovesse esserci un’impugnativa sulla nostra legge sarà una scelta politica, legittima come lo sono tutte le scelte politiche”, aveva sottolineato Fugatti, arrivando oggi a Palazzo Ducale a Venezia per il Festival Italia delle Regioni prima della decisione del governo. 

“Mi sembra di capire che sul terzo mandato per Trentino e Friuli, un tema politicamente tutt’altro che irrilevante, la maggioranza di Meloni sia andata in pezzi direttamente in Consiglio dei ministri. Presidente, fa finta di nulla o viene subito in Parlamento?”. Lo scrive su X il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova. 

Il divieto del terzo mandato consecutivo per i presidenti di giunta regionale è un principio fondamentale che vincola i legislatori regionali a far data dall’adozione delle prime leggi in materia elettorale successive alla sua entrata in vigore. Con la sentenza numero 64, è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1 della legge della Regione Campania numero 16 del 2024, per violazione dell’articolo 122, primo comma, della Costituzione, in relazione al parametro interposto di cui all’articolo 2, comma 1, lettera f, della legge numero 165 del 2004, recante il cosiddetto divieto del terzo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto.