(Adnkronos) – Nuovi raid israeliani nella Striscia di Gaza. Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha dichiarato che da stamattina sono stati uccisi 70 palestinesi e 125 sono stati feriti. Il bilancio delle vittime dal 7 ottobre 2023 ammonta a 52.928 abitanti di Gaza. Oltre 119.846 sono i palestinesi rimasti feriti. 

Al Jazeera precisava che il bilancio comprende almeno 50 persone che sarebbero state uccise in attacchi nel nord di Gaza, anche nel campo profughi di Jabalya. 

Benjamin Netanyahu risponde intanto a Emmanuel Macron e lo accusa di “schierarsi al fianco di un’organizzazione terroristica”. L’attacco arriva dopo le parole del presidente francese sulla politica del premier israeliano nella Striscia di Gaza. “Ancora una volta Macron ha scelto di schierarsi al fianco di un’organizzazione terroristica islamista di assassini e di farsi portavoce della sua falsa propaganda”, si legge in una nota dell’ufficio del premier diffusa via X. 

“Invece di sostenere il campo democratico che combatte le organizzazioni terroristiche islamiste e chiede il rilascio degli ostaggi, Macron ancora una volta chiede che Israele si arrenda e premi il terrorismo – prosegue la dichiarazione -. Israele non si fermerà e non si arrenderà”. 

Netanyahu “è determinato a raggiungere tutti gli obiettivi di guerra di Israele, il rilascio di tutti i nostri ostaggi, la distruzione delle capacità di Hamas a livello militare e di governo e la garanzia che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”, recita ancora la nota che arriva dopo le parole del leader francese secondo il quale la situazione a Gaza sarebbe inaccettabile mentre la partnership tra l’Unione europea e Israele dovrebbe essere riconsiderata. 

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è intanto arrivato in Qatar, seconda tappa del suo tour di tre giorni nel Golfo. Lo riporta l’Afp. Il tycoon è atterrato all’aeroporto internazionale Hamad di Doha, mentre le relazioni tra i due governi sono al centro dell’attenzione a causa dell’offerta del Qatar a Trump di un aereo di lusso da 400 milioni di dollari, che dovrebbe prendere il posto dell’Air Force One. 

“E’ una cosa positiva per Israele, avere le relazione che io ho con questi Paesi mediorientali, praticamente per tutti, penso che sia veramente un bene per Israele”, ha poi detto il tycoon parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, in cui, ha negato che con il suo viaggio abbia snobbato Israele e il governo di Netanyahu.  

Alla domanda poi se bisogna riconoscere un credito ad Israele per l’accordo che ha portato alla liberazione dell’ostaggio israelo-americano Edan Alexander, Trump, riferisce il sito del Washington Post, ha risposto: “Stanno combattendo da molto tempo, sono in guerra e credo che si meritino un grande credito, forse la maggior parte del credito”. 

 

“Speriamo di sentire presto notizie rassicuranti e buone su Gaza. Confido nel sostegno del mio amico Trump per il nostro lavoro per porre fine alla tragedia umanitaria a Gaza, che ha ormai raggiunto il livello di barbarie”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan secondo le dichiarazioni diffuse dalla Direzione delle comunicazioni della presidenza turca. 

 

“E’ stato intercettato un missile lanciato dallo Yemen” in direzione di Israele. Lo confermano via X le forze israeliane (Idf) dopo che le sirene dell’allarme antiaereo sono tornate a suonare stamani a Gerusalemme e in altre località limitrofe. 

  

Intanto in Yemen le forze israeliane (Idf) sollecitano la popolazione a lasciare le zone in cui si trovano tre porti controllati dagli Houthi. L’avvertimento riguarda le zone in cui si trovano i porti di Ras Isa, Hodeidah e Salif. “A causa dell’uso dei porti da parte del regime terroristico degli Houthi per attività terroristiche, esortiamo tutte le persone che si trovano in questi porti a lasciare immediatamente le aree e a stare lontano per la loro sicurezza fino a nuovo avviso”, si legge in un nuovo avviso “ripetuto” via X dal portavoce delle Idf Avichay Adraee. Un avvertimento analogo era già stato diffuso domenica scorso. 

 

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso un militante di Hezbollah in un raid nel Libano meridionale, avvenuto nonostante il cessate il fuoco tra Israele e il gruppo militante sostenuto dall’Iran. “Questa mattina, le Idf hanno colpito la zona di Qaaqaaiyet El Jisr, nel Libano meridionale, eliminando un terrorista di Hezbollah che ricopriva la carica di comandante dell’organizzazione terroristica di Hezbollah della zona di Qabrikha”, si legge in una dichiarazione dell’esercito israeliano.