(Adnkronos) – Tre esplosioni hanno innescato oggi, mercoledì 23 aprile, un incendio di vaste dimensioni a Mosca nel centro direzionale Moskva City. L’incendio si è diffuso in un parcheggio di uno degli edifici del complesso ed è stato estinto poco dopo. Non vengono denunciate vittime, ha precisato il ministero delle Emergenze. Le fiamme, che sarebbero state innescate dall’esplosione di bombole pressurizzate e altro materiale per l’edilizia, si è diffuso su una superficie di 30 metri quadri.
Sul fronte del negoziati, sono intanto stati rinviati i colloqui di pace per l’Ucraina che erano in programma per oggi a Londra a livello di ministri degli Esteri. Nell’annunciarlo, il ministero degli Esteri britannico ha precisato in una nota che si terrà comunque un incontro a livello inferiore. Una delegazione ucraina incontrerà infatti l’inviato statunitense, Keith Kellogg, ha riferito una fonte della presidenza ucraina all’Afp. “Kellogg sarà presente all’incontro, quindi l’incontro con gli americani ci sarà. Ci saranno altri incontri con gli europei, incontri diversi”, ha dichiarato la fonte.
Un drone russo ha colpito un autobus nella regione di Dnipropetrovsk, uccidendo 9 persone e ferendone almeno 30. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale dell’oblast, Serhiy Lysak. “L’aggressore ha colpito un autobus a Marhanets con un drone kamikaze. L’attacco nemico ha causato 9 vittime – ha scritto Lysak – Condoglianze alla famiglia e agli amici. Sul mezzo viaggiavano i dipendenti di un’azienda”.
Sono ”infondate”, secondo Pechino, le accuse mosse da Kiev secondo cui la Cina starebbe fornendo assistenza militare alla Russia nella sua lotta in Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun nel corso di una conferenza stampa a Pechino dopo la convocazione dell’ambasciatore cinese da parte di Kiev. “La Cina si oppone fermamente alle accuse infondate e alle manipolazioni politiche”, ha affermato Guo.
Vilnius ha presentato un piano di evacuazione in caso di guerra, preoccupata che la Lituania possa diventare il prossimo obiettivo della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Il sindaco Valdas Benkunskas ha illustrato le tre principali vie di fuga verso ovest, spiegando che “storicamente il nemico è sempre arrivato da est”. L’obiettivo, ha precisato, “non è creare panico”, ma garantire “coordinamento tra istituzioni” e fiducia nelle forze di difesa, auspicando che il piano non debba mai essere attivato.
Vilnius, che conta oltre 600mila abitanti, si trova a soli 30 chilometri dal confine con la Bielorussia, utilizzata da Mosca come base per l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Il piano prevede l’evacuazione totale della città entro 48 ore in caso di conflitto, mentre per l’autunno sono previste esercitazioni. Le autorità temono che la Russia possa replicare nel Baltico lo scenario già visto in Ucraina, soprattutto in vista delle esercitazioni militari Zapad che Mosca e Minsk terranno a settembre.
Il piano risponde anche a potenziali minacce naturali o incidenti alla centrale nucleare bielorussa di Ostrovets, situata a circa 50 chilometri dalla capitale lituana. Vilnius ha già distribuito compresse di iodio e organizzato esercitazioni di decontaminazione. Le autorità lituane ritengono l’impianto insicuro, accusa respinta da Minsk e Mosca.