(Adnkronos) – Tregua appesa a un filo a Gaza. Dopo lo scambio di accuse tra palestinesi e israeliani sul rispetto degli accordi, Hamas ha confermato il suo impegno a rilasciare gli ostaggi israeliani sabato e impedire il fallimento dell’accordo di cessate il fuoco. A dichiararlo è stato il portavoce Abdul Latif al-Qanou, citato dal Al Jazeera. “Non siamo preoccupati per il fallimento dell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, siamo ansiosi di metterlo in pratica e di obbligare gli occupanti ad attuarlo pienamente”, ha dichiarato. 

In un comunicato diffuso via Telegram, il gruppo ribadisce lo “spirito positivo” dei colloqui di suoi rappresentanti con i mediatori di Egitto e Qatar al Cairo, incentrati sull’intesa, “in particolare riguardo la garanzia di alloggi per la nostra popolazione e la necessità urgente di far arrivare case prefabbricate, tende, macchinari pesanti e forniture mediche, carburante, aiuti e tutto ciò che è previsto dall’accordo”. “Hamas – affermano ancora – conferma la sua posizione sull’attuazione dell’accordo in linea con quanto sottoscritto, compreso lo scambio di prigionieri sulla base dei tempi previsti”. 

I mediatori, ha aggiunto, stanno esercitando pressioni per garantire la piena attuazione dell’intesa, obbligare Israele a rispettare il protocollo umanitario e riprendere il processo di scambio sabato. Per Al-Qanou, il linguaggio di minacce e intimidazioni usato da Donald Trump e Benjamin Netanyahu non serve all’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco. 

Secondo fonti palestinesi che hanno parlato con Haaretz, saranno rilasciati tre ostaggi. Israele aumenterà l’ingresso di aiuti nella Striscia, costituiti principalmente da tende, gas e attrezzature mediche. 

Ai veicoli pesanti non sarà però consentito l’ingresso nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah con l’Egitto, nonostante alcune riprese mostrino camion in attesa al confine, ha dichiarato su X Omer Dostri, un portavoce del governo israeliano, precisando che “non è previsto l’ingresso di roulotte o veicoli pesanti nella Striscia di Gaza e non c’è alcun coordinamento per questo”.  

 

L’intelligence statunitense ha avvertito che Israele probabilmente lancerà un attacco preventivo contro impianti nucleari iraniani entro la metà dell’anno. Lo riporta il ‘Washington Post’, citando numerosi rapporti di intelligence, poche ore dopo che il ‘Wall Street Journal’ aveva riportato notizie simili. 

Secondo i rapporti di intelligence, risalenti alla fine dell’amministrazione Biden e all’inizio dell’amministrazione Trump, un attacco del genere farebbe regredire il programma nucleare iraniano di settimane o mesi, aumentando al contempo la tensione nella regione e rischiando di scatenare un conflitto più ampio, riporta il quotidiano. 

 

Centinaia di manifestanti pro-palestinesi hanno marciato a New York ieri sera in protesta contro il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di “prendere il controllo di Gaza”. I manifestanti hanno scandito lo slogan “Giù le mani da Gaza” e hanno definito Israele uno “Stato terrorista”.