(Adnkronos) – L’Ucraina ha colpito un deposito di petrolio nella regione russa di Rostov e distrutto un radar della difesa aerea usato dai russi nella regione ucraina di Zaporizhzhia. Lo riporta Ukrinform. “Nella notte è stato condotto un attacco contro il deposito di petrolio Atlas nella regione di Rostov, in Russia. L’attacco ha provocato un incendio nel sito”, afferma lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, indicando come l’impianto sia cruciale per la fornitura di prodotti petroliferi ai militari russi.
Questa mattina le autorità russe hanno riferito che un attacco con droni attribuito ai militari ucraini ha provocato un “incendio di grandi dimensioni” in una zona industriale nella regione russa di Rostov. Il governatore di Rostov, Yuri Sliusar, ha fatto sapere via Telegram che per domare l’incendio nella località di Kamensky sono stati impiegati un centinaio di operatori dei servizi d’emergenza e 38 unità.
Secondo le autorità russe, la difesa aerea ha respinto “un attacco aereo massiccio” attribuito alle Forze Armate ucraine con danni segnalati nelle località di Masalovka e Diachkino. Stando quanto riferito via Telegram dal ministero della Difesa di Mosca, i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto nelle ultime ore 46 droni lanciati contro il territorio russo, 29 dei quali a Rostov, otto a Krasnodar e tre a Belgorod, Bryansk e Voronezh e uno sulla Crimea.
“La vera pace si può raggiungere solo con la forza”. Lo ribadisce in un post su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendo di un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ha ringraziato per la leadership della Germania nel sostenere l’Ucraina, “soprattutto per rafforzare le nostre capacità nella difesa aerea con Patriot e Iris-T, che hanno già salvato migliaia di vite”. “Abbiamo parlato dei passi congiunti decisivi, sia a livello bilaterale che con i partner, che possono rafforzare ulteriormente le capacità dell’Ucraina di difendersi – aggiunge – Aumentare la pressione sulla Russia e rafforzare le posizioni dell’Ucraina su tutti i fronti è cruciale per costringere l’aggressore a una pace reale”. “Scholz ha condiviso i dettagli del suo colloquio con Putin – prosegue Zelensky – E’ chiaro che solo la forza combinata delle armi e della diplomazia può costringere chi è responsabile di questa guerra a porvi fine”.
Il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, è arrivato oggi in Corea del Nord per una visita ufficiale. Ad annunciarlo è la Tass: Belousov ha in programma una serie di incontri bilaterali durante la visita a Pyongyang, rende noto l’agenzia citando il ministero della Difesa russo.
“Oggi i rapporti amichevoli tra la Russia e la Corea del Nord si stanno ampliando in tutti i settori, compresa la collaborazione militare. Siamo impegnati ad attuare tutti gli accordi raggiunti ai più alti livelli”, ha detto Belousov, in dichiarazioni riportate dall’agenzia russa Tass, auspicando “una cooperazione stretta e proficua” con Pyongyang.
Durante un incontro con il ministro nordcoreano della Difesa, No Kwang Chol, Belousov si è detto fiducioso che “i colloqui odierni rafforzeranno ulteriormente la partnership strategica tra Russia e Corea del Nrod nell’industria della difesa”.
Le autorità ucraine hanno annunciato di aver ricevuto dalla Russia i corpi di 502 soldati uccisi nella guerra tra i due Paesi, specificando che non si è trattato di uno scambio. “I corpi di 502 difensori caduti sono stati rimpatriati nel territorio controllato dal governo ucraino”, ha dichiarato l’organismo di coordinamento dei prigionieri di guerra. Si tratta del secondo rimpatrio di questo tipo nell’ultimo mese, Kiev aveva infatti recuperato i corpi di 563 soldati all’inizio di novembre.
L’ex consigliere comunale a Mosca Aleksei Gorinov è stato condannato ad altri tre anni di carcere da un tribunale militare di Vladimir dopo essere stato giudicato colpevole di aver giustificato il terrorismo, rende noto Mediazona. Gorinov, che ha 63 anni, era stato uno dei primi condannati, nel 2022, con le leggi introdotte subito dopo l’inizio della guerra contro l’Ucraina contro il discredito delle forze militari e la diffusione di notizie false. La prima condanna era stata a sette anni di carcere, per aver contestato come inopportuna, dopo l’inizio della guerra, la proposta di altri consiglieri comunali di organizzare un concorso di disegni per bambini. Oggi si è presentato in aula con un cartello con il simbolo della pace. Le nuove accuse a suo carico erano state formulate in seguito alle testimonianze di altri detenuti ricoverati con lui nell’ospedale del carcere in cui sconta la sua prima condanna. “Sono per la pace e voi amate la guerra”, ha detto Gorinov al giudice dopo la lettura del verdetto.