(Adnkronos) – Massiccio attacco della Russia contro l’Ucraina oggi, 13 novembre 2024. Missili e droni sono stati lanciati contro Kiev, hanno riferito le autorità ucraine, dopo che l’allarme antiaereo è scattato in tutto il Paese. “In totale, circa 90 droni hanno attaccato l’Ucraina”, ha rivendicato in un post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Esplosioni in città. Le forze di difesa aerea stanno lavorando. Restate nei rifugi”, ha scritto il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klychko, su Telegram. Al momento si conta un ferito, mentre la difesa aerea è riuscita ad abbattere diversi missili e una decina di droni, scrive Ukrainska Pravda.
Secondo quanto scritto su Telegram l’amministrazione militare di Kiev, “le forze armate russe hanno lanciato un attacco combinato con missili e droni su Kiev. Per la prima volta negli ultimi 73 giorni, il nemico ha probabilmente utilizzato missili da crociera KN-23/KN-24/Iskander, missili balistici e droni Shahed”. Sempre su Telegram il capo dello staff della presidenza ucraina, Andriy Yermak, aveva avvertito che Putin stava per “lanciare un vasto attacco missilistico su Kiev”.
“Questa mattina, la Russia ha lanciato un altro attacco combinato contro le nostre città e la nostra difesa aerea ha risposto in modo efficace. I missili russi, compresi i missili balistici e da crociera che puntavano a Kiev, sono stati abbattuti, insieme ai droni. In totale, circa 90 droni hanno attaccato l’Ucraina”, ha scritto Zelensky, ribadendo quanto sia “fondamentale che le nostre forze abbiano i mezzi necessari per difendere il paese dal terrore russo”.
“Sono grato a ciascuno dei nostri partner che ci aiutano. La consegna tempestiva di missili intercettori per la nostra difesa aerea, il rispetto degli accordi sui sistemi di difesa e la produzione e fornitura di guerra elettronica sono, senza esagerare, sforzi salvavita – ha continuato Zelensky – Ogni intercettazione riuscita della nostra difesa aerea salva vite e protegge infrastrutture critiche. E più i nostri guerrieri hanno successo, più ci avviciniamo alla fine di questa guerra. Ecco come si ottiene la pace attraverso la forza”.
Le Forze Armate dell’Ucraina hanno perso più di 450 soldati e due carri armati in direzione di Kursk in un giorno. Le perdite totali del ‘nemico’ nella regione hanno superato i 32mila militari, ha riferito il Ministero della Difesa russo. “Nell’ultimo giorno – ha precisato il ministero – le perdite delle forze armate ucraine ammontano a oltre 450 militari, 2 carri armati, 3 veicoli da combattimento di fanteria, inclusi 2 veicoli di fanteria Bradley, 2 veicoli corazzati M113 di fabbricazione statunitense, 33 veicoli corazzati da combattimento, oltre a 5 pezzi d’artiglieria, tra cui 1 cannone semovente Krab di fabbricazione polacca, 4 mortai, un sistema missilistico antiaereo Crotale di fabbricazione francese e 49 auto”.
Intanto, dopo il Dipartimento di Stato Usa, anche l’intelligence della Corea del Sud ha annunciato che le truppe nordcoreane sono “impegnate in combattimenti” nella regione di confine russa di Kursk, confermando quanto riferito in precedenza dal Dipartimento di Stato americano. “Il Servizio di intelligence nazionale ha valutato che nelle ultime due settimane le truppe nordcoreane inviate in Russia si sono spostate nella regione di Kursk, sono state dispiegate sul campo di battaglia e sono già impegnate in operazioni di combattimento”, hanno riferito in una nota gli 007 di Seul.
La Nato ha messo in guardia gli Stati Uniti sugli effetti globali della guerra in Ucraina dopo aver confermato che le truppe nordcoreane hanno iniziato a partecipare alle operazioni di combattimento insieme alle forze armate russe contro quelle ucraine nel Kursk. “Ora vediamo i nordcoreani attivi in Ucraina. Ciò comporta un costo e aumenterà il potenziale di attacco di Putin”, ha affermato il segretario generale della Nato Mark Rutte, in dichiarazioni congiunte a Bruxelles con il segretario di Stato americano Antony Blinken, secondo il quale il coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto ucraino “richiede una risposta ferma”.
Questo passo di Pyongyang rappresenta una “minaccia in più” per l’Ucraina, ha affermato il numero uno della Nato, aggiungendo che si tratta inoltre di una minaccia per gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud perché Mosca in cambio di sostegno militare fornisce tecnologia e missili alla Corea del Nord. In questo senso, l’ex primo ministro olandese ha sottolineato che gli scenari euro-atlantico e indo-pacifico “non sono separati” e che la guerra di aggressione russa in Ucraina ha “effetti globali”.
I 32 membri della Nato devono “mantenere la rotta” e continuare con il sostegno a lungo termine di Kiev, ha aggiunto Rutte, dopo aver sottolineato che finora Washington è stata fondamentale perché “l’Ucraina prevalesse e la Russia non vincesse”. “Bisogna fare di più per garantire che l’Ucraina possa continuare a combattere e respingere l’aggressione russa”, ha detto ancora davanti a Blinken, mentre l’esercito russo avanza nel Donbass e il sostegno militare di Washington potrebbe vacillare con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Una fonte del Servizio di sicurezza ucraino ha affermato di aver organizzato un attentato con autobomba nella città di Sebastopoli, in Crimea, in cui è morto l’ufficiale di marina russo Valery Trankovsky, capitano di primo grado della flotta russa del Mar Nero. “A seguito dell’esplosione, le gambe del capitano russo sono saltate via ed è morto per dissanguamento”, ha detto la fonte all’Afp, descrivendo Trankovsky come un “criminale di guerra” responsabile del lancio di missili da crociera dal Mar Nero verso obiettivi civili in Ucraina. L’auto è esplosa e ha preso fuoco nel quartiere orientale di Gagarin della città intorno alle 7 del mattino, ha affermato il governatore di Sebastopoli insediato dalla Russia, Mikhail Razvozhayev. “A causa dell’esplosione di un ordigno fissato sul fondo dell’auto, un militare delle forze armate russe è rimasto ucciso”, ha affermato il Comitato investigativo russo in una dichiarazione dopo l’incidente, senza fare il nome di Trankovsky.