(Adnkronos) – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri inaugura la passerella dentro Fontana di Trevi. “La prospettiva è veramente spettacolare”, ha detto sulla struttura che consentirà di vedere, durante il restauro, il capolavoro di Nicola Salvi da una prospettiva diversa e unica. La passerella sarà aperta dalle 9 alle 21 e il lunedì e venerdì dalle 11 alle 21. 

E il biglietto? “Come abbiamo detto quello che abbiamo deciso di fare è il contingentamento. Una cosa di buon senso, per poter meglio vedere la fontana. Poi valuteremo cosa fare successivamente”, la risposta del sindaco. 

“Questa è la fila che consente l’accesso dalla stamperia con uscita dall’altro lato, ci consente di sperimentare la gestione dei flussi. Pensiamo che questo sarà lo stesso tragitto per poter, in modo libero e pienamente accessibile, far vedere la fontana ad un numero di persone compatibile con la possibilità di avere un’esperienza non rovinata dall’eccessiva folla. È un metodo per consentire una miglior fruibilità e accessibilità della fontana. Il personale di Zetema gestirà queste file con cinque persone che governeranno il flusso dei visitatori sulla passerella aiutandoci a costruire una gestione dei flussi più umana anche successivamente”, ha spiegato Gualtieri. 

 

 

Insieme al sindaco ad inaugurare la struttura, su cui potranno accedere circa 130 persone alla volta, l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio e il sovrintendente ai Beni culturali Claudio Parise Presicce. L’intervento di manutenzione straordinaria sulla fontana si concluderà entro fine dicembre, in tempo per l’apertura del Giubileo, dopodiché la passerella sarà smantellata e l’acqua tornerà a riempire Fontana di Trevi.  

“Oggi si inaugura la passerella – ha detto Gualtieri- che consentirà una visione davvero unica anche durante i lavori di manutenzione, importanti e necessari per conservare la Fontana. Già una parte dell’intervento è stata fatta, ora si potrà intervenire sulla fontanella degli innamorati. Sarà completata per dicembre: un tempo breve ma non abbiamo voluto privare romani e turisti della possibilità di vedere la fontana. Abbiamo riproposto la passerella che già nel 2014 fu utilizzata durante i lavori di restauro allora molto lunghi, quasi due anni. Questo è un lavoro molto più rapido, ma poter vedere da vicino le statue della fontana è davvero straordinario, una prospettiva unica. La passerella è leggermente diversa dall’altra, perché si è potuta montare in 4 giorni, dovendo rimanere solo due mesi. Quella del 2014 richiese un mese per il montaggio e un mese per lo smontaggio. Inoltre rispetto all’altra ha la ringhiera più bassa e i corrimano a varie altezze, quindi è accessibile secondo i pieni standard internazionali. C’è un tappetino contapersone perché così sperimentiamo anche il contingentamento, per una migliore fruizione della fontana. Potranno entrare 130 persone per volta”. 

“Voglio ringraziare – ha detto Smeriglio- la sovrintendenza che fa un lavoro straordinario di conservazione dei nostri beni e si è resa disponibile per rendere fruibile il cantiere. Uno spettacolo unico, c’è già la fila. Durerà da qui a dicembre, quindi tutte le paginate di giornali sono eccessive rispetto al fatto che stiamo trasformando la città, e la piscinetta serve alla Caritas e a mettere in sicurezza i lavoratori, i restauratori che si prenderebbero le monetine in testa. Qui ci sono persone che lavorano mentre noi ci godiamo il grande spettacolo”. 

“Sono operazioni – ha sottolineato Presicce- che in genere si fanno ogni due settimane ma dopo 10 anni serviva una manutenzione straordinaria. Il degrado è dovuto a tre fattori: il deposito delle patine biologiche che vanno rimosse, la necessità di ripristinare le stuccature che si perdono o si allentano, perché è lì che si infiltra la vegetazione infestante e poi la rimozione dei depositi calcarei, le croste nere. Spesso i visitatori stretti nella calca non riescono a percepire la bellezza artistica della fontana, e questo è un punto di vista inedito e irripetibile, forse al massimo 500mila persone riusciranno a vederlo. Occorre approfittarne. I gruppi statuari si vedono come non si possono vedere dal basso. C’è una storia da scoprire, e la passerella è una occasione per farlo”.