(Adnkronos) – Giorgia Meloni non è contraria all’accordo tra Ue e Mercosur, che dovrebbe essere firmato sabato, ma chiede più tempo “per convincere” gli agricoltori italiani. E’ quello che la premier ha detto in un colloquio telefonico con il presidente brasiliano, secondo quanto riferito dallo stesso Luiz Inacio Lula da Silva in una conferenza stampa.
“Oggi ho chiamato il primo ministro Meloni – ha detto, citato dalla stampa locale -. Con mia grande sorpresa, ho scoperto che anche l’Italia, insieme alla Francia, non voleva firmare l’accordo a causa di una questione politica che coinvolge gli agricoltori”. Secondo il presidente brasiliano, durante il colloquio con la premier, “Meloni mi ha spiegato che non è contraria all’accordo, ma che sta solo vivendo un certo imbarazzo politico a causa degli agricoltori italiani, ma che è sicura di riuscire a convincerli ad accettare l’accordo”.
Quindi, la presidente del Consiglio ha assicurato a Lula – che detiene la presidenza di turno del Mercosur – che “se avremo la pazienza di aspettare una settimana, dieci giorni, al massimo un mese, l’Italia aderirà all’accordo. Le ho detto che riferirò quello che mi ha detto alla riunione del Mercosur e chiederò ai colleghi di decidere cosa vogliono fare”.
Ieri, durante l’ultima riunione di governo dell’anno, Lula aveva avvertito che se l’accordo commerciale tra l’Unione Europea ed il Mercosur non sarà firmato sabato a Foz do Iguacu, come previsto, non sarà siglato sotto la sua presidenza. “Li ho già avvertiti: se non lo facciamo ora, il Brasile non firmerà più l’accordo finché sarò presidente”, aveva detto in un riferimento alla scadenza del suo mandato il prossimo autunno.
Il governo italiano, come già dichiarato in Parlamento dalla presidente del Consiglio Meloni e “ribadito anche al presidente del Brasile” è quindi “pronto” a sottoscrivere l’accordo commerciale “non appena verranno fornite le risposte necessarie agli agricoltori, che dipendono dalle decisioni della Commissione Europea e possono essere definite in tempi brevi”, conferma intanto una nota di Palazzo Chigi.
L’Italia è “pronta” a firmare l’accordo commerciale Ue-Mercosur, ma dopo che saranno stati risolti i “problemi” che riguardano in particolare gli agricoltori, aveva intanto spiegato stamane il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles a margine del prevertice del Ppe, mentre la Germania spinge per una firma sabato 20 dicembre ma Francia e Italia non sono ancora pronte.
“Ci sono dei problemi – nota Tajani – che riguardano il mondo agricolo che non sono stati ancora completamente risolti. Una volta risolti quelli, l’Italia è pronta a sostenere l’accordo. Noi in linea di massima lo sosteniamo al 100%. Bisogna risolvere il tema agricolo, dopodiché l’Italia sarà assolutamente pronta a firmare. Prima si risolve meglio è”.
L’accordo in trilogo sulle salvaguardie tra Consiglio e Parlamento Europeo “è un segnale che va nella buona direzione, ma ci sono dei punti ancora da vedere. Vedremo durante il Consiglio quali saranno le garanzie. E’ un passo in avanti, ma non so se è sufficiente”, conclude.
