(Adnkronos) – Il presidente americano Donald Trump ha definito “deboli” i leader dei Paesi europei, di cui ha denunciato la gestione dell’immigrazione e del conflitto ucraino. “Penso che siano deboli, e vogliono essere così politicamente corretti – ha detto in un’intervista a Politico – Non sanno cosa fare. L’Europa non sa cosa fare”.  

Il presidente ha definito “decadenti” i Paesi europei e criticato capitali come Londra e Parigi, “sovraccariche” a causa della migrazione dal Medio Oriente e dall’Africa, aggiungendo che senza un cambio di rotta “alcuni Stati europei non saranno più Paesi sostenibili”. Ha inoltre attaccato il sindaco di Londra Sadiq Khan, definendolo “un disastro” che “viene eletto perché sono arrivate così tante persone. Ora votano per lui”. 

Trump ha ribadito la sua intenzione di sostenere candidati politici in Europa che condividano la sua visione, anche a costo di alimentare tensioni diplomatiche con i governi attuali. “Ho già appoggiato persone che molti europei non amano. Ho appoggiato Viktor Orbán”, ha ricordato.  

Quanto all’Ucraina, “penso che debba tenere delle elezioni – ha detto Trump – Stanno usando la guerra per non tenere le elezioni, ma penso che il popolo ucraino debba avere questa possibilità”. 

“Forse Zelensky vincerebbe, non so chi vincerebbe, ma non tengono elezioni da molto tempo, parlano di democrazia, ma si arriva a un punto in cui non è più una democrazia”, ha aggiunto il presidente americano. 

“Lasciatemi cogliere l’occasione per ribadire quello che credo sia il sentimento di molti dei milioni di cittadini dell’Ue: siamo orgogliosi dei nostri leader”, afferma la portavoce-capo dell’esecutivo europeo, Paula Pinho, nel corso del briefing giornaliero con la stampa, astenendosi dal commentare direttamente le dichiarazioni di Trump. 

“Mi asterrò dal commentare, se non per confermare che siamo molto soddisfatti e grati di avere leader eccellenti”, a partire dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, “di cui siamo davvero orgogliosi, che può guidarci nelle molte sfide che il mondo deve affrontare”, afferma Pinho. “Abbiamo molti altri leader alla guida dei ventisette Stati membri che fanno parte di questo progetto europeo, di questo progetto di pace, che stanno guidando l’Ue in tutte le sfide che essa deve affrontare, dal commercio alla guerra nel nostro vicinato”, e di fronte a esse “stanno dimostrando di sapersi mostrare uniti in ventisette”, aggiunge.