(Adnkronos) – Milano saluta oggi, lunedì 24 novembre, Ornella Vanoni, scomparsa venerdì scorso all’età di 91 anni. I funerali della cantante si terranno alle 14.45 nella chiesa di San Marco nel quartiere Brera.
Alle 10 in punto ha riaperto la camera ardente allestita al Piccolo Teatro Grassi di Milano. La pioggia non ha fermato la gente in coda, in tanti arrivati per l’ultimo saluto alla cantante, recando in mano gigli, rose bianche e fiori gialli, il colore preferito dalla cantante. La camera ardente resterà aperta fino alle 13. Ai funerali è atteso anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Ieri sono state oltre 5mila le persone che si sono recate alla camera ardente. Una sola rosa bianca è stata posizionata sulla bara semplice, in legno chiaro, ai piedi del palco tante volte solcato dalla Vanoni attrice. Non si contano gli omaggi floreali arrivati tra ieri e oggi: dietro feretro sono adagiate tre grandi corone di rose e ai lati vasi di fiori rosa e girasoli.
A Milano oggi è stato proclamato il lutto cittadino. “Doveroso”, ha detto il sindaco Beppe Sala, mentre l’amministrazione già riflette su come ricordare l’artista. Il desiderio, espresso ancora in vita da Vanoni, di avere un’aiuola dedicata, “faceva parte della sua ironia”. “Lo diceva scherzando, ma lo diceva anche perché aveva piacere che questo legame con Milano fosse per sempre e lo sarà”, ha assicurato l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi.
Tra le volontà di Vanoni c’era il desiderio della musica del trombettista jazz Paolo Fresu al suo funerale. Lo stesso musicista, storico amico della cantante, intervistato dal Tg dell’emittente sarda ‘Videolina’, alla domanda se suonerà al funerale di Ornella Vanoni ha risposto: “Devo”.
Ricordando la richiesta che gli arrivò dalla stessa Vanoni nel maggio del 2020, Fresu ha poi spiegato: “Scherzosamente, quando me lo chiese, io le dissi ‘va bene, ma se muoio prima io tu devi cantare al mio funerale’. Ne abbiamo parlato spesso” ma “per me resta qualcosa di davvero intimo e che rappresenta la grande stima e amicizia che tra noi c’è stata. Mi colpì molto questo suo rigore di pensare a un domani”.
