(Adnkronos) – “Fuori i sionisti dall’Università”. Con questo coro all’Università Ca’ Foscari di Venezia è stato impedito a Emanuele Fiano, presidente di ‘Sinistra per Israele-Due Popoli due Stati’, di parlare nel dialogo con il presidente della Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace Antonio Calò.
“Gruppi della sinistra giovanile – si legge in una nota di Sinistra per Israele – hanno impedito al presidente di Sinistra per Israele di parlare. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza politica su danni proprio di chi da sempre è impegnato per la pace e la risoluzione del conflitto in Medioriente”.
“Sono scioccato da quanto accaduto. Impedire a una persona di parlare è fascismo. L’ultima volta che hanno espulso un Fiano da un luogo di studio è stato nel ’38, con mio padre. Noi eravamo lì a parlare di pace tra due popoli, di ingiustizie, di dolori, di violenza e di pace. Chi non vuol sentire parlare di queste cose la pace non la vuole”, il commento dell’ex parlamentare del Pd.
“Esprimo la mia solidarietà e vicinanza a Emanuele Fiano, al quale oggi è stato impedito di parlare all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Fermare il confronto delle idee significa negare i valori fondamentali della convivenza e della democrazia. Le università devono rimanere luoghi di libero dialogo, rispetto e crescita civile, non spazi nei quali l’intolleranza e l’antisemitismo prevalgono sulla necessità di confronto e di libero dialogo”, dichiara in una nota il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
“A Emanuele Fiano a cui esprimo solidarietà e con cui ho sempre avuto un simpatico rapporto personale, mi permetto di segnalare che almeno in questo caso citare il fascismo come principio guida per i pro Pal è un po’ azzardato. Forse riservare al fascismo le indubbie colpe storiche verso gli ebrei italiani e chiamare invece col loro nome le idee che ispirano oggi i proPal sarebbe più onesto e opportuno”, scrive su Facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa.
“Solidarietà e un abbraccio a Lele Fiano da parte mia e di tutta la comunità di Azione, oggi bersaglio di intolleranza e di un’inaccettabile prevaricazione”, le parole del leader di Azione, Carlo Calenda.
mentre il leader di Italia Viva, Matteo Renzi afferma: “Conosco Emanuele Fiano da una vita. Così come conoscevo suo padre Nedo che accettò di portare gli studenti fiorentini ad Auschwitz dove la sua famiglia venne sterminata e da cui lui tornò vivo per miracolo. Impedire a un nostro concittadino ebreo di parlare in una università mi fa orrore e mi ripugna. E voglio a dire a chi crede davvero nella causa palestinese: scusatevi con Fiano. E organizziamo davvero una manifestazione proPal: contro Hamas che ammazza i palestinesi per la strada, non impedendo la libertà di parola nelle università”.
“Esprimo la totale e incondizionata solidarietà dell’intera comunità ebraica di Roma a Emanuele Fiano, a cui oggi è stato tolto da un gruppo di giovani Propal il diritto di parola nell’Università Ca’ Foscari. Un luogo che dovrebbe essere il tempio del libero pensiero. Siamo vicini a Fiano e condanniamo i sempre più frequenti episodi di un’intolleranza antisemita che si nasconde dietro il falso storico dell’antisionismo. Come ebrei italiani, ancora una volta ci aspettiamo la denuncia unanime di tutte le forze politiche che hanno a cuore i valori intangibili scolpiti nella Costituzione repubblicana”, dichiara in una nota Victor Fadlun, presidente della comunità ebraica di Roma.
