(Adnkronos) – L’ex premier populista Andrej Babis ha vinto le elezioni nella Repubblica Ceca. Con il 98,54% dei voti scrutinati, il partito Ano del miliardario definito il ‘Trump ceco’ ha ottenuto il 34,9% dei consensi, un risultato che va ben oltre il 30% pronosticato nei sondaggi, pari a 81 seggi, ma lontano dalla maggioranza dei 200 seggi.  

Distaccata l’alleanza di centro-destra Spolu al 23,09% (52 seggi) del premier uscente Petr Fiala, e poi Stan, il partito pro-Ue dei Sindaci e degli Indipendenti all’11,1% (22 seggi). Gli altri risultati vedono Libertà e Democrazia Diretta (Spd) all’7,8% (15 seggi), i Pirati all 8,7% (17 seggi), gli Automobilisti per se stessi al 6,8% (13 seggi), il partito di estrema sinistra Stacilo al 4,3% e Prisaha all’1,08%. Questi ultimi due non otterrebbero alcun seggio. 

 

Populista, anticonformista e miliardario, ribattezzato il ‘Trump ceco’, il magnate dell’agricoltura Andrej Babis è stato premier dal 2017 al 2021. Camaleonte politico, è il leader del partito, ‘Ano’ (Azione dei cittadini insoddisfatti) descritto come di sinistra o populista, tecnocratico o onnicomprensivo, conservatore o di estrema destra. 

Come Trump, anche Babis conta sul sostegno ai populisti di destra che arriva da ex centri industriali. Che nella Repubblica ceca erano roccaforte dei comunisti cecoslovacchi e poi dei socialdemocratici dopo la Rivoluzione di velluto del 1989, ma negli ultimi anni si sono spostati verso Ano.  

Secondo gli esperti, Babis potrebbe rilanciare un governo euroscettico e ridurre gli aiuti militari all’Ucraina, allineando la Repubblica ceca alle politiche nazionaliste di Ungheria e Slovacchia, entrambe legate alla Russia, più che perseguire una ‘Czexit’ da qualsiasi organizzazione internazionale multilaterale. D’altronde l’anno scorso Babis aveva fondato, insieme al primo ministro ungherese Viktor Orban, i ‘Patrioti per l’Europa’, gruppo di destra al Parlamento europeo. 

Il politologo Petr Kaniok dell’Università Masaryk di Brno conferma che la futura governance di Babis potrebbe seguire il modello illiberale dell’Ungheria di Orban o ispirarsi alla Slovacchia di Robert Fico. “Il movimento Ano è molto flessibile. E proprio grazie a questa flessibilità può cambiare posizione. Abbiamo visto che Babis stesso non ha problemi a contraddire qualcosa che ha detto in precedenza o addirittura approvato”, ha detto Kaniok a Politico. 

Il New York Times sottolinea che, come Trump, il 71enne Babis è più interessato ad adottare un approccio transazionale con l’Unione Europea che a elaborare politiche estere radicali. E come Trump, cercherà di imporre il sostegno all’Ucraina ai partner europei piuttosto che condividerne il peso. Il leader populista potrebbe voler formare un governo con partiti che rispetto alla Nato hanno posizioni euro-scettiche o filo-russe, come ha affermato Daniel Hegedus, direttore per l’Europa centrale del German Marshall Fund di Berlino. 

Sarebbe “uno scenario da incubo per i partner internazionali ed europei” se Babis invitasse il partito di destra Libertà e Democrazia Diretta (Spd) e il partito di sinistra Stacilo a unirsi al governo, ha aggiunto Hegedus sottolineando che la Repubblica Ceca potrebbe diventare “una sorta di oppositore” del sostegno all’Ucraina e di altre questioni che l’Unione Europea deve affrontare, tra cui le sanzioni contro la Russia. 

Nel programma di ‘Ano’, concentrato su questioni economiche e sociali, senza una forte ideologia, c’è l’impegno a tagliare le tasse, aumentare le pensioni, limitare i prezzi dell’energia e congelare gli stipendi dei politici. Promessa anche l’eliminazione dei canoni che finanziano la televisione e la radio pubbliche, un’iniziativa criticata dagli oppositori perché conferisce al governo un maggiore controllo sui media. Concentrato soprattutto su questioni di politica interna, Ano ha messo in discussione l’obiettivo di spesa al 5% della Nato, si è opposto al Green Deal dell’Unione Europea ( che però aveva approvato a nome della Repubblica Ceca nel 2019) e ha chiesto tolleranza zero nei confronti dell’immigrazione clandestina. 

In ogni caso Babis ha chiarito che preferirebbe governare da solo, in un governo di minoranza, invece di creare una coalizione come l’alleanza di centro-destra guidata dall’attuale primo ministro Petr Fiala. In questo scenario Ano avrebbe i ministeri, ma collaborerebbe con altri partiti caso per caso in Parlamento.