(Adnkronos) – Il presidente americano Donald Trump allo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, per assistere ai funerali di Charlie Kirk, l’attivista conservatore ucciso. Il presidente è apparso sui megaschermi dello stadio ricevendo un grande applauso e cori di “U-S-A” dal pubblico. Trump ha sorriso, protetto da vetri antiproiettile. Con lui sugli spalti il capo di gabinetto Susie Wiles, il genero Jared Kushner, il figlio Donald Trump Jr. e il vice capo di gabinetto Dan Scavino.  

Il segretario di Stato Marco Rubio ha ricordato l’amicizia personale che lo legava a Charlie Kirk. L’omicidio dell’attivista è stato “un assassinio politico, ma anche una morte in famiglia”, ha detto Rubio nel suo intervento. “Penso che” Kirk “abbia avuto un impatto enorme sui giovani americani in generale. Credo che abbia avuto un impatto molto speciale e diretto sui giovani uomini di questo Paese”. 

Il segretario della Salute Robert Kennedy Jr. sul palco ha ricordato la “devozione di Charlie Kirk al suo Dio”, facendo un parallelo tra la vita dell’attivista politico assassinato e quella di Gesù Cristo. “Cristo è morto a 33 anni, ma ha cambiato la traiettoria della storia”, ha detto Kennedy jr.. “Charlie è morto a 31 anni” e “anche lui ora ha cambiato la traiettoria della storia”. 

“Non ci lasceremo intimidire. Il nostro messaggio di fede e famiglia non sarà messo a tacere”, le parole di Donald Trump jr. che ha chiamato ”mio fratello” Charlie Kirk. 

Charlie Kirk “ha cambiato il corso della storia con gentilezza e coraggio”, ha “portato la verità che Gesù Cristo è il re dei re e che tutte le verità fanno parte di lui”, ha detto il vicepresidente Usa JD Vance. “Hanno cercato di mettere a tacere Charlie, ma noi oggi parleremo per Charlie ancora più ad alta voce”, ha scandito. 

Ai funerali anche Elon Musk. Trump è tornato a parlare con il magnate, dopo la rottura dei mesi scorsi: i due sono stati inquadrati mentre conversavano seduti vicini. 

L’esecuzione solenne di ‘Amazing Grace’ da parte di cornamuse ha dato il via alla cerimonia allo State Farm Stadium gremito di presenti vestiti di rosso, bianco e blu. Secondo Turning Point Usa, circa 95mila persone hanno preso posto nello stadio principale e nell’arena adiacente predisposta per l’afflusso straordinario, mentre migliaia di altre sarebbero rimaste all’esterno.  

L’Fbi ha imposto restrizioni allo spazio aereo attorno allo stadio. L’agenzia federale ha avvertito che “i droni che entreranno senza permesso nell’area ristretta potranno essere sequestrati, multati e i loro operatori perseguiti penalmente”, aggiungendo che le autorità federali “possono adottare azioni di sicurezza che comportino l’interferenza, il sequestro o la distruzione di qualsiasi drone ritenuto una minaccia credibile”. Lo stadio è stato blindato con un dispositivo di sicurezza paragonabile a quello di un Super Bowl, ma organizzato in meno di una settimana.  

Erika Kirk, vedova di Charlie Kirk, ha dichiarato di indossare un ciondolo macchiato di sangue che suo marito portava al momento in cui è stato colpito da un proiettile la scorsa settimana nello Utah.  

Intervistata dal New York Post, Erika ha raccontato che la collana è stata rimossa dal corpo di Kirk mentre i medici tentavano di fermare l’emorragia. La donna ha aggiunto che il marito aveva ricevuto numerose minacce di morte nell’ultimo anno. Un amico gli aveva suggerito di parlare da dietro un vetro antiproiettile, ma lui aveva risposto “non ancora”, secondo quanto riferito dalla vedova. 

La vedova dell’attivista ha raccontato al New York Times la sua reazione quando lo ha visto in ospedale dopo l’attentato mortale alla Utah Valley University: “I suoi occhi erano semiaperti. E aveva quel mezzo sorriso consapevole, come la Gioconda. Sembrava morto felice. Come se Gesù lo avesse salvato. Il proiettile è arrivato, lui ha sbattuto le palpebre ed era in paradiso”.  

La vedova ha aggiunto che Trump l’ha chiamata due volte dopo l’assassinio: “Mi ha detto: ‘Fateci sapere come possiamo sostenervi’. Io gli ho risposto: ‘Mio marito amava conversare con lei e usarla come punto di riferimento per tante cose. Potremmo continuare così?’. E lui ha detto: ‘Certo'”. La sera prima della tragedia, durante una cena di preghiera per il tour universitario ‘The American Comeback Tour’, Erika Kirk aveva suggerito al marito di indossare un giubbotto antiproiettile. “Non ancora”, aveva replicato l’attivista, convinto che la sua scorta fosse sufficiente.