(Adnkronos) – Nelle ultime 24 ore a Gaza sono state uccise 101 persone e 625 ferite dal fuoco delle Idf. Lo ha riferito il ministero della Salute della Striscia secondo cui 81 persone sono state uccise mentre erano in attesa di aiuti umanitari. Il ministero ha affermato che il numero di persone uccise in cerca di aiuti è salito a 1.320, con oltre 8.818 feriti. 

Ieri almeno 48 palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti mentre aspettavano cibo a un valico nella Striscia di Gaza, riferisce l’ospedale Shifa di Gaza City, citato dai media israeliani, aggiungendo che morti e feriti si trovavano tra la folla ammassata al valico di Zikim, il principale punto di accesso per gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza settentrionale. 

Intanto in un messaggio postato su Truth il presidente americano Donald Trump ricorda che la “via più veloce per mettere fine alle crisi umanitarie a Gaza” passa per “la resa di Hamas e il rilascio degli ostaggi”.  

E gli Stati Uniti impongono sanzioni a funzionari dell’Autorità Palestinese e dell’Olp, affermando che le loro azioni “compromettono prospettive di pace”. In un comunicato del dipartimento di Stato, i due organismi palestinesi vengono accusati di “aver avviato azioni per internazionalizzare il conflitto con Israele, attraverso la Corte penale internazionale e la Corte dell’Aja”. E di “continuare a sostenere il terrorismo, con l’incitazione e la glorificazione della violenza (in particolare nei libri di testo) e offrire pagamenti e benefici a terroristi palestinesi e alle loro famiglie”.  

“Gli Stati Uniti stanno imponendo sanzioni per negare i visti a funzionari dell’Olp e della Anp- conclude la dichiarazione del dipartimento di Stato – è nel nostro interesse nazionale imporre conseguenze e considerare Olp e Anp responsabili per non rispettare i loro impegni e minare le prospettive di pace”.  

L’Organizzazione mondiale della sanità ha supportato “l’evacuazione medica di 47 pazienti e 129 accompagnatori da Gaza, nonostante le continue difficoltà nelle operazioni umanitarie e le limitazioni di accesso. I pazienti sono stati inviati in Spagna (13 bambini e 1 adulto), Turchia (2 adulti), Francia (4 bambini e 1 adulto), Norvegia (6 bambini e 2 adulti), Giordania (18 bambini)”, ha scritto su X il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, esprimendo gratitudine “a tutti i governi e agli operatori sanitari per il loro supporto e le cure specialistiche fornite ai pazienti critici di Gaza. Oltre 14mila pazienti necessitano ancora di cure urgenti”, sottolinea il Dg. “Esortiamo altri Paesi a farsi avanti per accettare pazienti da sottoporre a evacuazione medica”.