(Adnkronos) –
Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Lazio. Lo ha annunciato il direttore sportivo dei biancocelesti Angelo Fabiani, in esclusiva all’Adnkronos. Per i capitolini si tratta di un grande ritorno, commentato così da alcune storiche bandiere del club.
“Sappiamo chi è e penso che la società abbia fatto bene, per come la vedo io non poteva esserci scelta migliore” ha spiegato all’Adnkronos Giancarlo Oddi, campione d’Italia con la Lazio nel 1974. “Siamo andati a cercarlo – ha aggiunto l’ex difensore – e c’è un’idea. Come allenatore non gli si può dire niente, conosce l’ambiente e questa è una cosa importante per un tecnico. Se ha accettato di tornare a Roma vuol dire che crede fermamente nel progetto”.
Renzo Garlaschelli, ex attaccante e anche lui campione d’Italia con la Lazio nel ’74, ha invece detto: “Non me l’aspettavo, sono sincero. Ora speriamo che cominci un nuovo ciclo per la squadra. Di sicuro non si discute, è un ottimo allenatore. Non vorrei però più sentire le lamentele dell’ultima volta, relative alle troppe partite. In una squadra come la Lazio è normale giocare spesso. Il prossimo anno avrà solo il campionato, staremo a vedere. È la condizione ideale per lui”.
Del ritorno di Sarri ha parlato all’Adnkronos anche Roberto Rambaudi, ex attaccante della Lazio tra il 1994 e il 1998: “Per entrambi è un’opportunità. Lo è per lui, che magari non ha ricevuto proposte da squadre più importanti. E lo è per la società, che ritrova un allenatore che conosce l’ambiente. Di sicuro – ha precisato – dovrà fare meglio di quest’anno, centrare quindi la qualificazione alle coppe, alla Champions o all’Europa League. E la sua comunicazione dovrà cambiare. Quest’anno non giocherà in Europa, ci sarà un’opportunità in più di vedere il suo lavoro”.
Il commento finale di Rambaudi è sulla separazione con Baroni: “Penso che sia sbagliata, Baroni ha fatto un campionato strepitoso con il materiale che aveva a disposizione. Ha chiuso male, ma cambiamo la prospettiva. Se avesse iniziato male la stagione, finendola bene, avremmo parlato di annata straordinaria. Come successo alla Roma”.