(Adnkronos) –
Il Roland Garros rende omaggio a Rafa Nadal, trionfatore per 14 volte nello Slam parigino. Il fuoriclasse spagnolo è stato protagonista di una emozionante cerimonia davanti a 15mila persone sul campo Philippe Chatrier, il Centrale dell’impianto della capitale francese. Nadal, visibilmente commosso, è riuscito a tenere il discorso programmato per ringraziare famiglia e pubblico, avversari e amici, fino al pensiero speciale per la Francia che lo ha ‘accolto’ nel 2005, nella prima edizione a cui ha preso parte.
Prima della chiusura, l’omaggio finale che regala allo spagnolo un posto speciale sul campo del Roland Garros. Nella terra rossa è incastonata una placca con il numero 14 e con l’impronta del piede del fuoriclasse: il nome di Nadal sarà impresso per sempre sulla terra rossa che al mancino di Mallorca ha regalato 14 trionfi e un posto nella storia dello sport.
In campo si sono presentati Roger Federer, Novak Djokovic e Andy Murray, i principali avversari di Nadal in una carriera strepitosa, affrontati complessivamente 124 volte, con 70 successi e 54 sconfitte.
“Nulla sarebbe stato così emozionante senza queste rivalità che ci hanno spinto a migliorarci ogni giorno”, ha sottolineato Nadal nel suo discorso. “E’ incredibile come il tempo cambia le prospettive. Siamo stati rivali per tantissimo tempo, ma ora possiamo essere felici di quello che abbiamo costruito. Fra noi non è mai mancato il rispetto, per me significa molto che siate tutti qui. Sul campo mi avete fatto vivere anche momenti difficili, ma mi sono goduto il fatto di essere spinto al limite per competere contro di voi. Alla fine il tennis è solo un gioco, non dovremmo mai dimenticarlo e possiamo dare un grande messaggio, essere amici fuori dal campo dopo essere stati grandi rivali. Spero che continueremo a fare cose belle per il nostro sport”.
“Nel 2005 ho giocato qui per la prima volta, avevo 19 anni -ha ricordato Nadal-. La mia prima grande esperienza è stata la partita contro il mio rivale e amico d’infanzia Richard Gasquet. Da allora ho capito pienamente cosa significasse Roland Garros”.
“Qui, nella tribuna che mi è stata riservata, ci sono molte persone che mi hanno accompagnato -ha proseguito il vincitore di 22 titoli del Grande Slam-. Amici, il mio team, i miei cari, che sono sempre stati pilastri molto importanti per me: li ringrazio. Ringrazio anche mio zio Toni. Sei la ragione per cui sono qui. Grazie per aver dedicato gran parte della tua vita ad allenarmi. Mi hai fatto soffrire, mi hai fatto ridere, mi hai spinto oltre i miei limiti. Quello che abbiamo vissuto non è sempre stato facile, ma ne è valsa la pena. Abbiamo difficoltà a esprimere i nostri sentimenti, ma voglio che tu sappia che sei stato il miglior allenatore che avrei potuto avere”.
Nadal ha ringraziato poi sua moglie, con un pensiero dolce e profondo insieme: “Spero di renderti felice quanto tu hai reso felice me”. Infine, in francese, ha ringraziato Parigi e la Francia. “Non potete immaginare quanto sia gratificante sentirsi apprezzato, amato, nel luogo che per me conta di più. Mi avete dato la possibilità di ricevere la torcia olimpica da Zizou Zidane. Mi avete donato una statua magnifica qui, al Roland Garros. Mi avete fatto sentire come un francese in più”.
Al Roland Garros, Nadal ha affrontato 74 avversari, vinto 112 partite su 116 e tutte le 14 finali. Solo in tre sono riusciti a batterlo: lo svedese Robin Söderling (ottavi 2009), il tedesco Alexander Zverev (primo turno 2024) e il serbo Djokovic, l’unico a sconfiggerlo due volte (quarti 2015 e semifinali 2021).