(Adnkronos) – E’ morta suor Paola, la religiosa tifosissima della Lazio aveva 77 anni ed era malata da tempo. Ad annunciare la morte è stato Guido De Angelis alla serata dedicata a ‘Long John’ Chinaglia. La squadra e i simpatizzanti biancocelesti sono in lutto.
Suor Paola, nota al pubblico calcistico e televisivo sin dai tempi di Quelli che il calcio, ha dedicato la propria vita all’assistenza di detenuti e vittime della violenza. L’impegno sociale si è sviluppato attraverso l’associazione So.spe (Solidarietà e speranza).
Tra le sue ultime apparizioni televisive, quelle a ‘Bella Ma’ condotto da Pierluigi Diaco su Rai 2 in cui aveva cantato e si era raccontata rispondendo alle domande del pubblico.
Rita D’Auria, questo il suo nome prima di prendere i voti, era nata a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria ma si era trasferita a Roma appena ventenne. La scelta del nome era dovuto al giorno della vocazione, il 25 gennaio, data della conversione di San Paolo sulla via di Damasco.
Figura iconica, non solo per i colori biancocelesti, ma anche per tutte quelle comunità che da sempre hanno avuto e sentito il suo appoggio, suor Paola si è spenta nella sua cella nel convento appartenente alla congregazione delle Suore Scolastiche francescane di Cristo Re.
“Per sempre con noi. Ciao, Suor Paola”. Così su X la Lazio rende omaggio a suor Paola. “La S.S. Lazio, con in testa il Presidente Claudio Lotito e la Dottoressa Cristina Mezzaroma – si legge poi nella nota uffciale sul sito della società – partecipa commossa al cordoglio per la scomparsa di Suor Paola D’Auria, fervente religiosa ed orgogliosa ambasciatrice della Lazialità. La sua casa famiglia ha donato solidarietà e speranza (come il nome della sua associazione) a molti giovani, detenuti, vittime della povertà e della violenza, ragazze madri e persone ferite da problemi sociali della nostra epoca. Mancherà il suo sorriso, ma non cesserà di certo l’umanità dei suoi collaboratori nel proseguire ciò che ha creato”.
“Suor Paola se ne è andata. Ci lascia il suo immenso amore per il prossimo, che lei coltivava occupandosi dei più deboli e sfortunati a cui regalava tutte le sue energie e la sua sincera e concreta testimonianza cristiana”, scrive su X il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Non la dimenticheremo. E lo faremo – aggiunge Piantedosi – aiutando tutti quelli che ne erediteranno il compito di dare accoglienza e calore umano a chi continuerà a presentarsi alla sua porta”.
Come “una persona buona con un animo gentile”, la ricorda via social il vicepremier e ministero degli Esteri Antonio Tajani. “Suor Paola ha rappresentato per tanti bisognosi una fonte di conforto. Oggi la città di Roma perde una sua icona religiosa, volto di carità e speranza. Possa riposare in pace”, il messaggio su X.