(Adnkronos) – L’esercito della Russia ha reso noto di aver conquistato un villaggio ucraino molto vicino alla città di Toretsk, epicentro dei combattimenti nella regione orientale di Donetsk, mentre continuano i raid in tutto il Paese.
Le truppe di Kiev sono in grande difficoltà nel Donetsk, dove l’esercito russo avanza costantemente, poco a poco, nonostante le pesanti perdite umane e materiali. In un comunicato, il ministero della Difesa russo ha affermato che unità del Raggruppamento Centro hanno conquistato la città di Krymské situata nella periferia nord-orientale di Toretsk. La città è nel mirino del Cremlino da mesi, poiché la sua conquista consentirebbe alla Russia di ostacolare le vitali rotte di rifornimento ucraine.
Il gruppo di analisti ucraini DeepState indica che forze russe sono presenti nel centro di Toretsk e in quello di Chassiv Yar, due città contese da mesi. Mentre a febbraio l’invasione russa entrerà nel suo quarto anno, l’esercito russo avanza anche nella regione di Kharkiv (nord-est) e si avvicina all’importante città di Kupiansk.
La prospettiva di negoziati tra Mosca e Kiev viene sollevata sempre più spesso dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, visto come una potenziale svolta nella guerra. I combattimenti, tuttavia, non hanno dato segni di attenuazione, nonostante la promessa di Trump di proclamare un cessate il fuoco entro “24 ore” dal suo insediamento, avvenuto lo scorso 20 gennaio.
Il presidente americano è stato critico nei confronti delle somme spese dagli Stati Uniti per aiutare l’Ucraina, ma ha anche adottato un tono duro nei confronti di Mosca, che nelle ultime settimane ha minacciato di ulteriori sanzioni.
L’esercito ucraino ha reso noto che quattro persone sono morte in seguito a un attacco russo contro un edificio scolastico che ospitava dei civili nella città di Sudzha, in mano a Kiev, nella regione russa del Kursk. “Nel corso dei lavori di rimozione delle macerie, 84 civili sono stati salvati e hanno ricevuto assistenza medica, le loro condizioni di salute sono soddisfacenti, quattro sono in gravi condizioni e quattro persone sono morte”, ha dichiarato lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino su Telegram.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver colpito i suoi stessi “civili” nella regione del Kursk, dopo un attacco contro un collegio che ospitava almeno una cinquantina di persone. “Hanno distrutto l’edificio anche se c’erano decine di civili – ha detto Zelensky in un post su X – Le bombe russe distruggono le case ucraine allo stesso modo. E anche contro i propri civili, l’esercito russo usa tattiche simili”.
Zelensky ha condiviso un video delle operazioni di recupero dei sopravvissuti dalle macerie. “Ecco come la Russia fa la guerra-Sudzha, regione di Kursk, territorio russo, un collegio con civili che si preparano ad evacuare. Una bomba aerea russa. È così che la Russia ha condotto la guerra contro la Cecenia decenni fa. Questo è uno Stato privo di civiltà. È un male che non si fermerà da solo. Ma se agiamo con forza e determinazione, anche la Russia può essere costretta a fermarsi. E questo deve essere fatto per garantire che il mondo sia al sicuro dalle bombe russe”, ha scritto.
La Russia ha lanciato 42 missili (non 46, come precedentemente comunicato) e 123 droni contro l’Ucraina durante la notte, in un bombardamento che ha danneggiato edifici e causato la morte di diverse persone. Lo ha reso noto l’aeronautica militare ucraina, sulla base di nuove informazioni riguardo l’attacco missilistico russo. “Nella notte del 1° febbraio 2025, gli invasori russi hanno lanciato un attacco combinato contro l’Ucraina con missili di vario tipo”, ha affermato l’aeronautica militare, elencando 42 missili tra cui missili da crociera, balistici e guidati.
Secondo le autorità, almeno 12 persone sono morte negli attacchi russi in Ucraina centrale e orientale durante la scorsa notte e la mattina oggi. Otto di queste, tra cui un bambino, sono rimaste uccise nell’impatto di un missile su un edificio residenziale nella città centrale di Poltava, hanno riferito i servizi di emergenza.
Bombardate le regioni ucraine di Kharkiv e Poltava, dove è stata colpita l’infrastruttura energetica. Ieri sera missili russi hanno colpito il centro storico di Odessa provocando sette feriti, fra cui due donne e un ragazzo di 19 anni. Nell'”epicentro” del raid vi erano anche diplomatici norvegesi, ha reso noto il Presidente Zelensky. Danni sono stati registrati a edifici storici della città sito Unesco, come l’Ottocentesco Hotel Bristol, la sala da concerto della Filarmonica e alcuni altri edifici pubblici.
Il servizio di intelligence militare ucraino (Hur) ha respinto le accuse del premier slovacco, Robert Fico, che aveva sostenuto di avere prove del coinvolgimento di Kiev nelle proteste anti-governative di massa in corso a Bratislava. L’Hur ha scritto su Telegram che le accuse sono false, e ha messo in guardia dalla “propaganda ostile”.
Il premier slovacco ha accusato gli organizzatori delle proteste di essere strettamente legati non solo all’opposizione slovacca, ma anche alla cosiddetta Legione georgiana, un’associazione di volontari georgiani che combattono a fianco dell’Ucraina contro la Russia. L’Hur ha chiarito che nelle sue strutture non c’è alcuna unità denominata “Legione Nazionale Georgiana”, pur riconoscendo che in passato ci sono stati contatti con Mamuka Mamulashvili, che Bratislava considera una delle menti dietro le manifestazioni.
Mamulashvili ha respinto le accuse in quanto diffamatorie nei confronti della legione da lui comandata. Su di lui, l’Hur ha dichiarato: “Questa persona ha rescisso il suo contratto con la Legione Internazionale dell’Hur presso il Ministero della Difesa nell’aprile 2023 e non lo ha rinnovato”. La Legione Internazionale è composta da soldati di vari Paesi impegnati sul fronte ucraino, si legge. “E naturalmente non conduce azioni ibride di alcun tipo sul territorio degli Stati dell’Unione Europea”, sottolineando che ciò danneggerebbe l’Ucraina.
L’Hur sostiene che la Russia stia cercando di seminare discordia tra gli Stati del mondo libero, di screditare i politici europei e persino di organizzare un omicidio politico in Europa. Fico, un nazionalista di sinistra, è criticato in Ucraina per aver mantenuto legami con la Russia. Il leader slovacco ha avuto colloqui con il Presidente Vladimir Putin a Mosca lo scorso dicembre, rompendo con la politica generale dell’Ue e seguendo l’esempio dell’ungherese Viktor Orbán, in visita a luglio. In risposta, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato in modo dimostrativo il leader dell’opposizione liberale slovacca Michal Šimečka a Kiev a gennaio.