(Adnkronos) –
Vladimir Putin spaventa l’Ucraina e strizza l’occhio a Donald Trump. Minaccia Kiev con il super missile Oreshnik, paragonato ad un meteorite, e aspetta l’intervento del neo presidente degli Stati Uniti per porre fine alla guerra. Il presidente russo, ad Astana per il vertice della Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (Csto), propone tutto il suo repertorio. 

Inizia rivendicando che l’esercito di Mosca ha lanciato in 12 ore contro l’Ucraina 91 missili e 97 droni esplosivi. Invia un segnale conciliante a Trump, definendolo ”un uomo intelligente con molta esperienza, in grado di trovare soluzioni”, mentre si scusa con l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel per averla spaventata, ”non sapevo avesse paura dei cani”. 

 

Il leader del Cremlino dedica ampio spazio al missile Oreshnik, l’ultimo prodotto dell’industria bellica russa, testato la scorsa settimana contro un impianto industriale di Dnipro. Il suo utilizzo è stato ”una risposta al continuo lancio di missili americani Atacms contro il territorio russo”. Putin allarga il panorama e si dice pronto a colpire siti militari nei Paesi europei che forniscono armi a Kiev. 

“La Russia non consentirà all’Ucraina di dotarsi di armi nucleari, la federazione russa userà tutti i mezzi a disposizione se l’Ucraina si doterà di armi nucleari. Il trasferimento di queste armi da qualsiasi paese sarà considerato una violazione degli obblighi previsti dal trattati di non proliferazione”, avverte, con un copione simile a quello proposto la scorsa settimana, quando ha affermato che l’Oreshnik può colpire ovunque nel Vecchio Continente. 

Il peggio per l’Ucraina potrebbe non essere ancora arrivato perché Putin dice che ”non esclude” in futuro di utilizzare il potente missile Oreshnik contro ”centri decisionali, anche a Kiev. Può succedere in qualsiasi momento”. Ora, spiega, “il ministero della Difesa e lo stato maggiore delle forze militari russe stanno selezionando obiettivi da colpire in territorio ucraino. Obiettivi che potrebbero includere siti militari, imprese del comparto militare o centri decisionali a Kiev. 

E per farlo potrebbe appunto venir usato l’Oreshnik, un’arma che Putin ha paragonato a ”un meteorite”, dotata di una gittata di diverse migliaia di chilometri, progettata per trasportare testate nucleari. E che è in grado di colpire ovunque in Europa, ha sottolineato. 

“Nel mondo non ci sono armi paragonabili ai missili ipersonici della Russia, stiamo incrementando la produzione del 25%. La Russia produce una quantità di missili 10 volte superiore a quella della Nato. Nuovi sistemi debutteranno dopo l’Oreshnik, che non ha eguali al mondo. Nessuna fornitura di missili a lungo raggio all’Ucraina può eguagliare la potenza dell’arsenale russo né può modificare la situazione sul campo” nel conflitto. 

 

“Useremo il missile in risposta alle azioni del nemico: il ministero della Difesa sta selezionando obiettivi in Ucraina da colpire. I centri decisionali a Kiev potrebbero diventare un obiettivo per gli Oreshnik. Un attacco massiccio con questi missili avrà un impatto paragonabile a quello delle armi nucleari. La sua potenza è paragonabile a quella di un meteorite. L’Oreshnik è in grado di colpire strutture sotterranee, fino a 3-4 piani al di sotto del livello del suolo. E potremmo aumentare ulteriormente la sua potenza”, dice il presidente russo, che snocciola valutazioni tecniche. 

“Secondo esperti militari, in caso di un massiccio uso di questi missili contemporaneamente in un colpo solo, la potenza sarà paragonabile all’uso di armi nucleari sebbene l’Oreshnik, ovviamente, non sia un’arma di distruzione di massa”, afferma, confermando di aver avviato la produzione in serie di questo missile. 

 

Lo show di Putin non è passato inosservato a Kiev. “In Kazakistan, Putin ha nuovamente esposto i suoi missili, mostrando di essere pronto a uccidere e distruggere. Alle migliaia di missili che hanno già colpito l’Ucraina, Putin vuole chiaramente aggiungerne altre migliaia. Non ha alcun interesse a porre fine a questa guerra. Inoltre, vuole impedire ad altri di porre fine a questa guerra”, dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

“Mostrando il suo Oreshnik, ora, mira solo a ostacolare gli sforzi del presidente Trump che sicuramente verranno compiuti dopo l’insediamento. Putin vuole aggravare la situazione ora in modo che il presidente Trump non riesca a porre fine alla guerra. Putin è l’unico colpevole di questa guerra e l’unico che crede nella guerra. Ecco perché l’escalation di Putin ora è una forma di pressione che mira a costringere alla fine il presidente degli Stati Uniti ad accettare le condizioni della Russia”, dice Zelensky.