(Adnkronos) – “Le Pro Loco svolgono un ruolo fondamentale, peraltro peculiare, all’identità sociale, storica e culturale del nostro Paese, valorizzando al meglio le realtà locali, che sono la forza del Made in Italy, così come viene percepito nel mondo, l’eccellenza di ciò che è realizzato in ogni comune italiano, frutto di storia e di cultura produttiva e sociale. Per questo all’interno della Legge Quadro sul Made in Italy, abbiamo valorizzato l’industria culturale e creativa, con risorse che servono a svilupparle nel territorio”. Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, all’assemblea dell’Unpli, Unione Nazionale Pro Loco Italiana, a Roma, un’occasione per fare il punto sul loro ruolo strategico e sul contributo offerto alle comunità locali.  

“Abbiamo finanziato le associazioni locali che intendono far riconoscere le indicazioni geografiche, i manufatti artigianali e industriali, così come è accaduto negli ultimi vent’anni, con grande successo per l’Italia, per le indicazioni geografiche alimentari. – continua Urso – Oggi il nuovo regolamento europeo permette di riconoscere anche le indicazioni geografiche di prodotti artigianali e industriali, come ad esempio la ceramica di Vietri piuttosto che il vetro di Murano”. 

“In questa manovra economica vi è anche un disegno di legge, Destinazione Italia, che tende a valorizzare la capacità attrattiva del territorio nazionale e supporterà quel fenomeno, già in atto, di coloro che intendono risiedere nel nostro Paese continuando a lavorare all’estero, cioè i cosiddetti navigatori digitali. Con questa normativa, Destinazione Italia, incentiveremo coloro che vorranno vivere in Italia continuando a lavorare per l’azienda che magari risiede nella Silicon Valley piuttosto che nella borsa di Londra. – conclude Urso – Nello stesso provvedimento abbiamo anche alcune misure che servono a destagionalizzare il turismo italiano per far vivere tutti i giorni i borghi del nostro Paese. Il provvedimento incentiverà il turismo termale, lo sviluppo della nautica, dei circuiti del golf, del turismo sportivo e congressuale, tutto quello che può servire accanto al già importante e significativo turismo delle città d’arte del nostro Paese”.