(Adnkronos) – Il clan condizionava l’attività amministrativa per ottenere forniture pubbliche in provincia di Salerno: blitz dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore. I militari hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia salernitana, dal Gip del Tribunale di Salerno nei confronti di soggetti indagati per reati contro la Pubblica Amministrazione, aggravati delle finalità di agevolare un sodalizio mafioso. L’indagine ha riguardato il condizionamento da parte del clan camorristico Fezza-De Vivo dell’attività amministrativa del Comune di Pagani per l’ottenimento di forniture pubbliche.  

Il clan Fezza-De Vivo aveva provato a condizionare le elezioni a Pagani facendo votare per i suoi candidati, ma perse le elezioni. È quanto emerge dalle indagini condotte dai carabinieri di Nocera Inferiore e coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia di Salerno, che stamattina hanno portato a 8 arresti (3 in carcere e 5 ai domiciliari) tra cui un politico che per 20 anni ha ricoperto l’incarico di consigliere comunale e assessore. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il clan aveva la volontà di condizionare la struttura amministrativa, tramite il potere imprenditoriale ed economico acquisito dalla cooperativa PE.DE.MA., e dunque di Alfonso Marrazzo. Una volontà che avrebbe indotto il clan Fezza-De Vivo a tentare di condizionare le elezioni amministrative del comune di Pagani – si legge in una nota a firma del procuratore Giuseppe Borrelli – imponendo il voto in favore di propri candidati estranei alla coalizione, poi risultata vincitrice delle elezioni, salvo poi tentare di instaurare rapporti con l’amministrazione comunale vincente.