(Adnkronos) – Visitare luoghi macabri o che sono stati teatri di tragedie: è il cosiddetto tanaturismo o, più comunemente, dark tourism. E sono tanti in Italia i luoghi meta di viaggi dell’orrore che negli anni hanno continuato a registrare vere e proprie orde di visitatori. Paesi come Cogne o Avetrana, città come Perugia e Firenze, località turistiche come l’Isola del Giglio e Rigopiano, sono decine i luoghi che in questi anni hanno dovuto fare i conti con il turismo macabro. E adesso arriva anche il gioco da tavola ‘Merendopoli’, ispirato ai delitti del ‘Mostro di Firenze’. 

Già a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 la Piazzola degli Scopeti, nel fiorentino, dove il 9 settembre 1985 furono uccisi Jean Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, attrasse diversi curiosi sulle tracce dell’ultimo duplice omicidio del Mostro di Firenze. Ma anche altri fatti di cronaca, come il disastro della diga del Vajont, il 9 ottobre 1963, spingono ancora oggi i visitatori a una sosta. Città come Cogne e Novi Ligure, teatro di efferati omicidi, furono letteralmente prese d’assalto dai curiosi. La prima, dal 2001, per la morte di Samuele Lorenzi e per il quale è stata condannata in via definitiva la madre Anna Maria Franzoni; la seconda un anno dopo per l’uccisione a coltellate, da parte di Erika De Nardo e Mauro ‘Omar’ Favaro, di Susanna Cassini e Gianluca De Nardo, madre e fratello dell’allora 16enne Erika.  

Dalla fine del 2006 invece il dark tourism fa tappa a Erba, in provincia di Como, nella palazzina dove vivevano Olindo Romano e Rosa Bazzi, ritenuti colpevoli dalla giustizia di aver assassinato Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, la nonna Paola Galli e la loro vicina di casa Valeria Cherubini. Tra le mete del tanaturismo anche Perugia, nella villetta a schiera dove venne uccisa la studentessa britannica Meredith Kercher. La morte di Sarah Scazzi invece porta dal 2010 un afflusso di turismo noir ad Avetrana, in Puglia. Nel 2012, il naufragio della Costa Concordia, e la permanenza del relitto per oltre due anni e mezzo all’imboccatura del porto dell’Isola del Giglio, spinsero addirittura alcuni ad organizzare dei tour guidati all’Argentario, ma anche a Genova, dove la nave poi fu demolita. Non sfugge alla regola neanche la località di Farindola, dove aveva sede l’hotel Rigopiano distrutto nel 2017 da una valanga.