(Adnkronos) –
Si conferma il trend in calo dei numeri di Covid in Italia. Nel periodo 31 ottobre-7 novembre, secondo i dati diffusi oggi, l’incidenza è pari a 7 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (10 casi/100.000). L’indice di trasmissibilità Rt, calcolato con dati aggiornati al 6 novembre e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 29 ottobre è di 0,62 (0,57-0,68), in lieve riduzione rispetto al valore di 0,71 (0,66-0,77) al 22 ottobre, come indica il monitoraggio Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, pubblicato sul sito dell’Iss. 

Numeri positivi anche sul fronte ricoveri. Al 6 novembre l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 2,7% (1.644 ricoverati), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (3,2% al 30 ottobre). Stabile l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,8% (74 ricoverati). 

L’incidenza settimanale dei casi diagnosticati – si precisa nel report – è in lieve diminuzione in quasi tutte le regioni/province autonome rispetto alla settimana precedente, eccetto nella regione Veneto che riporta il valore di incidenza più alto (16 casi per 100.000 abitanti). In Umbria l’incidenza più bassa (0,23 casi/100.000). 

 

Dal 31 ottobre al 6 novembre sono stati registrati 3.911 nuovi positivi, circa un terzo in meno rispetto ai 5.799 del periodo 24-30 ottobre. I decessi sono stati 96, rispetto ai 108 della settimana precedente. A fronte di 65.685 tamponi (erano stati 79.599 la settimana prima), il tasso di positività scende dal 7,3% al 6%.  

La Lombardia è la regione che in valori assoluti riporta più nuovi positivi (1.019 contro i 1.705 del 24-30 ottobre), mentre l’unica regione in cui i casi crescono è il Veneto (795 vs 737). 

 

“Dati preliminari relativi al mese di ottobre 2024, al 3 novembre – riporta il monitoraggio – evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di KP.3.1.1. In crescita, inoltre, la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio ricombinante XEC”.