(Adnkronos) – La sostenibilità è un concetto molto ampio che riguarda sempre più persone e aziende, oltre che l’ambiente. Per questo, il comune di Troia è stato scelto come caso studio per il suo sistema di trasporto pubblico che rappresenta un modello non solo in termini di emissioni, ma anche per l’impatto sulla società. 

Nello specifico, il servizio di trasporto pubblico urbano e scolastico su gomma del comune foggiano è stato selezionato tra le migliori pratiche di pianificazione delle reti e programmazione dei servizi del Paese. Una tematica fondamentale in una società che cambia, come si è argomentato nella prima giornata della V edizione del seminario “Sistema di trasporto su gomma per i passeggeri”, organizzato dall’Anav in collaborazione con Asstra, Aiit e con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. 

“Siamo orgogliosi di costituire un caso studio in quanto riconoscimento ad una programmazione che ha migliorato la qualità della vita della comunità troiana”, ha commentato il sindaco Leonardo Cavalieri all’evento del 27 settembre a cui ha partecipato anche il ministro Salvini. 

I pilastri del trasporto pubblico di Troia sono essenzialmente due:  

– è finanziato con parte delle royalties corrisposte dalle aziende produttrici di energia rinnovabile generata da impianti eolici e fotovoltaici attivi sul territorio comunale;  

– è completamente gratuito per i cittadini
 

Il progetto ha attirato l’attenzione delle istituzioni ed è stato finanziato anche con risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e del Fondo Sociale Europeo (Fse). 

“I servizi di trasporto gratuito che il Comune garantisce – ha evidenziato il sindaco Cavalieri – hanno un impatto immediato sulla comunità sia sotto il profilo ambientale, poiché riduce il traffico privato e le emissioni inquinanti, sia sotto il profilo economico e sociale. Il nostro modello di trasporto è un vero e proprio intervento di politica sociale, ed in quanto tale rappresenta un sostegno alla mobilità, in particolare, degli anziani e disabili, dei cittadini a basso reddito, senza patente o automobile, di chi vive nelle aree rurali, oltre che alla frequenza e all’integrazione scolastica. Ringrazio gli organizzatori dell’evento e la società Metauro Bus, nelle persone di Antonio Metauro e Luigi Fantetti, per aver valorizzato i nostri servizi tra le buone pratiche di sostenibilità che solitamente caratterizzano realtà urbane di maggiori dimensioni”. 

Il seminario “Sistema di trasporto su gomma per i passeggeri” è stato anche l’occasione per fare il punto sulle tendenze europee e sugli esiti dei progetti comunitari. Il fine del confronto è trovare gli elementi necessari per attivare strumenti che supportino la mobilità sostenibile. 

“Oggi abbiamo presentato come caso studio al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il significativo esempio dei servizi di trasporto con autobus da noi effettuati nel piccolo comune di Troia perché riteniamo che la mobilità sostenibile costituisca, sempre più e specialmente nel Mezzogiorno, uno dei fattori fondamentali di sviluppo socioeconomico del territorio, da realizzarsi in collaborazione tra imprese ed amministrazioni pubbliche, nel rispetto dei rispettivi ruoli, attraverso una corretta pianificazione di investimenti e di obiettivi”, ha spiegato Antonio Metauro, Amministratore dell’azienda di trasporti Metauro Bus.  

Le smart city rappresentano un modello di sviluppo urbano sostenibile che utilizza la tecnologia per migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre l’impatto ambientale delle città. 

In Europa, sono molti i comuni che stanno adottando politiche e strategie per diventare smart city, puntando su:  

– efficientamento della mobilità (trasporto pubblico green e riduzione del trasporto privato); 

– efficienza energetica; 

– gestione dei rifiuti; 

– inclusione sociale (che passa anche da maggiori spazi pubblici e trasporto pubblico gratuito) 

L’Unione Europea ha creato il programma European Innovation Partnership on Smart Cities and Communities (Eip-Scc), che riunisce oltre 6.000 stakeholder provenienti da città, industria, business e altri attori delle “città intelligenti”. 

Dal programma è nato lo Smart Cities Marketplace che offre una serie di servizi, tra cui assistenza tecnica gratuita, consulenza one-to-one per consorzi guidati dalle città vicini alla fase di finanziamento, masterclass di finanziamento e l’incontro di più parti per il finanziamento di progetti urbani. 

La classifica più attendibile in tal senso è fornita dallo Smart City Observatory dell’International Institute for Management Development.  

Ecco dunque quali sono le prime 10 smart city al mondo secondo lo “Smart city index 2023” che classifica le città in base al loro livello di sviluppo e adozione di tecnologie intelligenti e sostenibili: 

1. Zurigo, Svizzera 

2. Oslo, Norvegia 

3. Singapore 

4. Pechino, Cina 

5. Losanna, Svizzera 

6. Seoul, Corea del Sud 

7. Hong Kong, Cina 

8. Toronto, Canada 

9. Ginevra, Svizzera 

10. San Francisco, Stati Uniti 

Tra le città europee, Zurigo, Oslo, Losanna, Ginevra sono le più smart. In Italia, la città ad aver ottenuto interessanti risultati in tal senso è Torino. 

Insomma, tutti nomi di grandi città, ma perché il cambiamento sostenibile sia davvero inclusivo, occorre che anche le piccole comunità raggiungano buoni risultati in ottica Esg.  

Per questo, l’esempio del comune di Troia fa ben sperare per il futuro e dimostra come anche un piccolo Paese di 6.660 abitanti possa attirare l’attenzione di istituzioni e investitori.